Quattro anni dopo il nuovo San Siro è sempre più nel limbo

Il 10 luglio 2019 Inter e Milan presentavano il primo progetto di fattibilità del nuovo impianto: ora tra ipotesi alternative e scontri politici, la situazione è più che mai in stallo.

San Siro demolizione
Lo stadio di San Siro (Foto: Mike Hewitt/Getty Images)

“A.C. Milan S.p.A. (AC Milan) e F.C. Internazionale Milano S.p.A. (FC Internazionale) hanno presentato oggi all’Amministrazione Comunale di Milano il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del nuovo Stadio per Milano e del correlato distretto multifunzionale”. Il 10 luglio 2019, Milan e Inter annunciavano, con un comunicato congiunto, quello che gli stessi club sottolineavano essere il “primo passo ufficiale” verso il nuovo San Siro. Da quella data, sono passati esattamente quattro anni, ma la luce in fondo al tunnel del percorso burocratico è ancora lontana, anzi sembra sempre più lontana: di mezzo, si sono messi gli scontri col Comune, con il sindaco Giuseppe Sala e con i vari comitati e le lungaggini che hanno portato i club a valutare le alternative.

Non è bastato sfruttare la legge sugli stadi per accelerare la burocrazia: il progetto per l’investimento salito a 1,3 miliardi di euro, modificato varie volte nel corso di questi 1461 giorni, rimane per ora ancora nel cassetto. Tanti i cambiamenti effettuati: dal vecchio San Siro (prima interamente demolito, poi in parte mantenuto e destinato a uno sport “district”) alle strutture circostanti, ridotte in termini di volumetrie e anche messe in secondo piano (prima lo stadio, poi si riflette sul resto, è stata negli ultimi mesi la posizione dei club) dopo le trattative con il Comune. E poi il superamento dello scoglio della rielezione di Sala, il dibattito pubblico, i nuovi scontri in Consiglio comunale, l’intervento politico del sottosegretario Sgarbi e chi ne ha più ne metta. Senza dimenticare il grosso ostacolo rappresentato dal possibile vincolo sul secondo anello che potrebbe scattare nel 2025.

Una lentezza che ha spostato l’ipotesi di una data di inaugurazione sempre più avanti e che ha portato Inter e Milan a riportate in auge non solo il famoso “Piano B”, ma anche quelli C, D, E, F e avanti così. Il passaggio di proprietà del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird di Gerald “Gerry” Cardinale ha portato il Milan a guardarsi intorno: prima l’ipotesi dell’area dell’Ippodromo La Maura, poi ora con più decisione verso San Donato. L’Inter non è rimasta ferma, mettendo nel mirino in particolare l’area di Rozzano, ma sullo sfondo rimane sempre il limbo del progetto per il nuovo San Siro. Che, avvicinandosi sempre più il 2026 quando ci sarà la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina, avrà comunque bisogno di un corposo lifting.

Ripercorriamo dunque le principali tappe della vicenda nuovo San Siro:

Quali saranno i prossimi passi? Inter e Milan aspettano dal Comune la verifica sia sul tema del vincolo che sul tema dell’ipotesi referendum, ma la strada sul nuovo San Siro si fa sempre più complicata. E quindi prendono sempre più quota le ipotesi alternative, seppur il Comune stia cercando nuove aree all’interno della città di Milano in cui poter costruire un impianto provando quindi a mantenere almeno una delle due squadre entro i confini cittadini.