“A.C. Milan S.p.A. (AC Milan) e F.C. Internazionale Milano S.p.A. (FC Internazionale) hanno presentato oggi all’Amministrazione Comunale di Milano il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del nuovo Stadio per Milano e del correlato distretto multifunzionale”. Il 10 luglio 2019, Milan e Inter annunciavano, con un comunicato congiunto, quello che gli stessi club sottolineavano essere il “primo passo ufficiale” verso il nuovo San Siro. Da quella data, sono passati esattamente quattro anni, ma la luce in fondo al tunnel del percorso burocratico è ancora lontana, anzi sembra sempre più lontana: di mezzo, si sono messi gli scontri col Comune, con il sindaco Giuseppe Sala e con i vari comitati e le lungaggini che hanno portato i club a valutare le alternative.
Non è bastato sfruttare la legge sugli stadi per accelerare la burocrazia: il progetto per l’investimento salito a 1,3 miliardi di euro, modificato varie volte nel corso di questi 1461 giorni, rimane per ora ancora nel cassetto. Tanti i cambiamenti effettuati: dal vecchio San Siro (prima interamente demolito, poi in parte mantenuto e destinato a uno sport “district”) alle strutture circostanti, ridotte in termini di volumetrie e anche messe in secondo piano (prima lo stadio, poi si riflette sul resto, è stata negli ultimi mesi la posizione dei club) dopo le trattative con il Comune. E poi il superamento dello scoglio della rielezione di Sala, il dibattito pubblico, i nuovi scontri in Consiglio comunale, l’intervento politico del sottosegretario Sgarbi e chi ne ha più ne metta. Senza dimenticare il grosso ostacolo rappresentato dal possibile vincolo sul secondo anello che potrebbe scattare nel 2025.
Una lentezza che ha spostato l’ipotesi di una data di inaugurazione sempre più avanti e che ha portato Inter e Milan a riportate in auge non solo il famoso “Piano B”, ma anche quelli C, D, E, F e avanti così. Il passaggio di proprietà del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird di Gerald “Gerry” Cardinale ha portato il Milan a guardarsi intorno: prima l’ipotesi dell’area dell’Ippodromo La Maura, poi ora con più decisione verso San Donato. L’Inter non è rimasta ferma, mettendo nel mirino in particolare l’area di Rozzano, ma sullo sfondo rimane sempre il limbo del progetto per il nuovo San Siro. Che, avvicinandosi sempre più il 2026 quando ci sarà la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina, avrà comunque bisogno di un corposo lifting.
Ripercorriamo dunque le principali tappe della vicenda nuovo San Siro:
- 10 luglio 2019: Milan e Inter presentano il progetto di fattibilità per il nuovo stadio, con totale demolizione del vecchio San Siro;
- 26 settembre 2019: vengono svelati i progetti dei due studi di architettura per lo stadio, Populous e Manica-Cmr;
- 27 settembre 2019: prima commissione consiliare a Palazzo Marino sul tema San Siro;
- 15 ottobre 2019: primo sì dal Consiglio comunale di Milano, ma condizionato da 16 paletti;
- 8 novembre 2019: via libera dalla Giunta comunale ma senza volumetrie extra PGT;
- 19 novembre 2019: il Comune scrive a Inter e Milan: “Va rivisto lo studio di fattibilità”;
- 21 gennaio 2020: Milan e Inter presentano in Comune i nuovi progetti con l’idea di mantenimento di una parte del vecchio San Siro;
- 7 maggio 2020: Milan e Inter svelano ufficialmente i nuovi progetti;
- 21 maggio 2020: la Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia dà il via libera all’abbattimento di San Siro;
- 6 novembre 2020: Milan e Inter presentano al Comune il nuovo studio di fattibilità, con volumetrie riviste al ribasso;
- 10 dicembre 2020: il Comune chiede a Milan e Inter chi siano i titolari effettivi delle società;
- 22 dicembre 2020: Milan e Inter rispondono al Comune sui titolari effettivi;
- 26 febbraio 2021: nuova integrazione di documenti dai club al Comune;
- 18 marzo 2021: si accende lo scontro tra Sala e l’Inter, il sindaco chiede garanzie sulla proprietà;
- 16 giugno 2021: vertice tra Sala e Zhang, che conferma l’impegno di Suning nell’Inter a medio-lungo termine;
- 22 giugno 2021: Milan e Inter consegnano le ultime integrazioni al Comune;
- 5 novembre 2021: Dalla Giunta Comunale ok al pubblico interesse per il progetto ma con nuovi paletti;
- 25 novembre 2021: Perché Inter e Milan non vogliono ristrutturare San Siro;
- 21 dicembre 2021: Ufficiale, la Cattedrale scelta come progetto per il nuovo San Siro;
- 4 gennaio 2022: Presentati due ricorsi al TAR contro il progetto del nuovo San Siro;
- 11 febbraio 2022: Al via la raccolta firme per il referendum contro il progetto;
- 27 febbraio 2022: Risale il Piano B: da Segrate a Sesto San Giovanni, tre opzioni per Inter e Milan;
- 24 marzo 2022: Da Inter e Milan via libera al dibattito pubblico;
- 14 aprile 2022: Il Comune prepara il dibattito pubblico: costerà 250mila euro;
- 21 maggio 2022:Scelto il coordinatore per il dibattito pubblico
- 11 giugno 2022: Cardinale: «Milano merita uno stadio di livello mondiale»;
- 17 giugno 2022: Chi è Andrea Pillon, coordinatore del dibattito pubblico per San Siro;
- 17 giugno 2022: Il Comune: «Aspettiamo il nuovo dossier da Inter e Milan»;
- 20 settembre 2022: [DOCUMENTI] Nuovo San Siro, salgono i costi: il totale arriva a 1,3 miliardi
- 27 settembre 2022: “La Cattedrale” cambia forma nel progetto
- 18 novembre 2022: La relazione conclusiva del Dibattito Pubblico
- 19 gennaio 2023: Il Comune chiede nuove modifiche al progetto
- 3 febbraio 2023: Il tema Milano-Cortina 2026: sei mesi di lavori per la cerimonia d’apertura
- 2 marzo 2023: Soprintendente: «San Siro? Niente vincolo: può scattare nel 2025»
- 2 marzo 2023: L’Inter individua l’area Cabassi a Rozzano per il nuovo stadio da sola
- 29 marzo 2023: Rispunta l’ipotesi referendum contro la demolizione
- 12 maggio 2023: Inter e Milan chiedono una verifica sul vincolo al Comune
- 13 giugno 2023: Il Milan sigla il primo accordo per l’area del nuovo stadio a San Donato
Quali saranno i prossimi passi? Inter e Milan aspettano dal Comune la verifica sia sul tema del vincolo che sul tema dell’ipotesi referendum, ma la strada sul nuovo San Siro si fa sempre più complicata. E quindi prendono sempre più quota le ipotesi alternative, seppur il Comune stia cercando nuove aree all’interno della città di Milano in cui poter costruire un impianto provando quindi a mantenere almeno una delle due squadre entro i confini cittadini.