Milan e Inter, svelati i progetti del nuovo stadio

Nuovo stadio Milano – Il grande giorno è arrivato. Milan e Inter presentano questa mattina i progetti per la realizzazione di un nuovo stadio da far sorgere nell’area di San Siro,…

I due progetti per il nuovo stadio di Milano

Nuovo stadio Milano – Il grande giorno è arrivato. Milan e Inter presentano questa mattina i progetti per la realizzazione di un nuovo stadio da far sorgere nell’area di San Siro, da far sorgere accanto al “Meazza”, che nei progetti dei due club verrebbe poi demolito.

11.12 – La presentazione è stata aperta da Paolo Scaroni: «Oggi vi parleremo il nostro progetto su cui stiamo lavorando da un anno. Lo stadio Meazza, così com’è, non è più uno stadio che può andare bene per due grandi club che vogliono essere due club mondiali. Amiamo tutti San Siro, ma ormai ha fatto il suo tempo. Un nuovo stadio a San Siro è importante anche per la città perchè quella zona si anima solo quando ci sono le partite, mentre nel resto della settimana è un deserto. Dobbiamo procedere sulla strada del nuovo e del moderno».

11.15 – Parla Antonello: «Pensando a com’è Milano abbiamo iniziato a pensare a questo nuovo progetto. E’ un progetto che si deve inserire nella vision di Milano 2030, per noi è stato un punto importante. Questa città ha nel suo dna l’innovazione, vogliamo che sia un progetto non solo per i tifosi, ma anche per Milan e i suoi cittadini. Ristrutturare San Siro non si poteva: le strutture hanno poche interconnesione tra loro e quindi nel tempo si sono creati dei disagi».

«San Siro – ha aggiunto Antonello – mette a disposizione uno spazio di 24 mila metri quadri per gli eventi per esempio del pre-partite, mentre i top stadi europei ne hanno 100 mila. Dal primo anello c’è una visione limitata, c’è poco spazio tra le file e mancano servizi idonei nel secondo e terzo anello. Se vogliamo fare una ristrutturazione servono lavori molto importanti: andrebbe rifatto il primo anello, servirebbero poi interventi anche sul terzo anello, le torri e sul tetto. Con questi lavori, il San Siro di oggi non esisterebbe più».

La bocciatura della ristrutturazione di San Siro

11.25 – La parola torna a Scaroni: «Vogliamo uno stadio moderno, funzionale e tecnologico e al suo fianco un nuovo distretto funzionale che possa essere vissuto per 365 giorni all’anno. I vantaggi della nostra proposta sono legati al fatto che ci sarà molto più verde, sarà più sostenibile e ci sarà un minor impatto visivo e acustico. Lo stadio sarà più basso: adesso è 68 metri, i due progetti prevedono invece 30 m di altezza. Sarà uno stadio chiuso e quindi più amico di chi vive intorno e dell’ambiente».

Antonello ha precisato che «in attesa della risposta del Comune, i due club hanno iniziato a selezionare alcuni architetti di fama mondiale che hanno già costruito strutture importanti in tutto il mondo. Oggi presenteremo questi progetti e vorremmo sapere i pareri dei tifosi e delle istituzioni. In corsa ci sono i progetti di Populous e Manica-Cmr».

11.35 – Il primo progetto ad essere presentato è quello di Manica-Cmr, un breve video introduce l’idea per il nuovo impianto. La parola passa all’architetto Davide Manica:

«Vorrei ringraziare le squadre per averci fatto lavorare a un progetto così importante per Milano. Presentiamo il rendering del nuovo stadio, con due anelli equilibrati uno rispetto all’altro, come fossero sospesi. Abbiamo immaginato un nuovo parco con 10 ettari di giardini, attorno a un nuovo centro commerciale. Abbiamo voluto mantenere il prato storico di San Siro nella zona commerciale. La zona parco/urbana si potrà utilizzare per festival ed eventi».

Il progetto Manica-Cmr

«Abbiamo lavorato molto anche sugli spazi interni – prosegue Manica –, l’atmosfera potrebbe diventare ancora più intensa rispetto ad oggi. I sedili sono più vicini, e avvolgono il campo, senza tralasciare la sicurezza. Il progetto è stato organizzato con delle facciate aperte e la struttura può cambiare colore in base alla squadra che gioca la partita in casa. Nella facciata ci sono due anelli, che rappresentano le due squadre, rivali e unite allo stesso tempo. Sulla facciata sono presenti 16 mila volti di persone, sarà uno stadio per la gente».

11.47 – Spazio ora a “La Cattedrale”, il progetto di Populous. Parla Christopher Lee: «Progettare uno stadio per Milano sarebbe un onore incredibile. Il nostro progetto si fonda sull’idea di uno stadio per Milano, ispirato alla città. Ispirazione che abbiamo preso da alcune icone di Milano come il Duomo e la Galleria. Abbiamo pensato però anche alla parte più futuristica e alla sostenibilità».

«Questo stadio – prosegue – dovrà essere un’icona in grado di rappresentare i club e la città, dovrà essere riconoscibile. Un disegno rispettoso del passato, ma allo stesso tempo futuristico. Dovrà essere un edificio per tutti, per i tifosi e per le famiglie. Anche noi abbiamo voluto riprodurre una galleria che ricordi la “Galleria Vittorio Emanuele II”, con spazi dedicati alla ristorazione e agli uffici. Abbiamo voluto abbassare il campo di gioco e lo stadio è stato spostato da via Tesio per rispettare chi vive in zona».

Il progetto di Populous

Ancora Lee: «Vogliamo anche rispettare la tradizione del Meazza, ci saranno un museo e una “Walk of Legend”. Lo stadio sarà il più sostenibile d’Europa, avremo un tetto con pannelli fotovoltaici e un sistema naturale per raffreddare e riscaldare gli ambienti. L’edificio, inoltre, dovrà essere autentico e avere diversi aspetti: rosso come un incendio quando giocherà il Milan, blu con il Biscione per l’Inter e una cattedrale bianca per Milano».

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