Dopo un primo momento di incertezza sulla esatta locazione dell’area individuata dall’Inter per costruire il nuovo stadio, un’operazione slegata da quella inizialmente prevista con il Milan a San Siro, ecco che la zona inizia a prendere forma: si tratta di un’area di proprietà della famiglia Cabassi nel comune di Rozzano. A riportarlo è l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport.
Un’area vasta, che sfiora il milione di metri quadri, anche se per l’Inter basterebbe molto meno per la sua nuova casa, a un passo dal Forum di Assago, dove gioca l’Olimpia Milano (società di basket di proprietà d Giorgio Armani) e di conseguenza dal capolinea della metro milanese verde, per una distanza di circa 300 metri per arrivare al terreno privato sui cui i nerazzurri hanno messo gli occhi.
Come detto, la zona è privata e inoltre non ha vincoli di nessuna natura e questo aprirebbe a uno scenario molto più snello e senza paletti ulteriori per procedere con il progetto. Ecco, il progetto, a questo momento non c’è, non c’è nulla che possa far partire i lavori. Ma per ora c’è solo un grandissimo interesse da parte della società di Viale Liberazione che avrebbe preso già i primi contatti con l’amministrazione di Rozzano che ha informato i possessori, la famiglia Cabassi, dell’interesse. Sarebbe già stato firmata un’intesa fra le parti che prevede una clausola di non divulgazione.
In quella zona, inoltre, ci sono diversi progetti nati per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che potrebbero essere implementati, soprattutto per quanto riguarda la viabilità. Si potrebbe parlare di un ritorno di fiamma, visto che 18 anni fa a manifestare un interesse per quella stessa area era stato l’allora presidente dell’Inter Massimo Moratti.
Nel 2005, Moratti aveva iniziato il dialogo con i Cabassi e con l’amministrazione di Rozzano del tempo. Ma non si andò oltre. Ora anche nel PGT del comune, il “piano di governo del territorio” che è in via di approvazione, c’è già nero su bianco la possibilità di realizzare volumetrie in quell’area.
Inserire la parola “stadio” dentro al documento non sarebbe certo un problema: «Siamo ancora ai se e non abbiamo informazioni a riguardo, ma se si andasse avanti, siamo pronti a spalancare le porte: oltre all’indotto, ospitare l’impianto dell’Inter sarebbe un vanto e un orgoglio per tutto il territorio», racconta alla Gazzetta il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti, abbonato al primo rosso di San Siro con sciarpa nerazzurro al collo.
Anche la collega sindaco di Assago, Lara Carano, si è messa a disposizione per cogliere questa opportunità: «Sono milanista da sempre ma, nel caso, saremmo pronti a collaborare con i “cugini” di Rozzano per cogliere questa opportunità, ridurre i problemi e aiutare soprattutto dal punto di vista della viabilità».
Il vicino Forum è, infatti, uno degli impianti di Milano-Cortina 2026 e ospiterà sia short track che pattinaggio di figura: in vista delle gare olimpiche, c’è un progetto con relativo finanziamento per alleggerire una volta per tutti i problemi del traffico attorno, soprattutto gli ingorghi in uscita di tangenziale, e per aumentare i parcheggi a ridosso della casa dell’Armani. Non è un dato secondario: l’assist olimpico potrebbe aiutare un domani pure l’Inter.