Tribuna e curve: i progetti per “salvare” San Siro

Passi avanti verso il nuovo San Siro. Inter e Milan hanno infatti presentato ieri al Comune i progetti con la novità del mantenimento di una parte del Meazza. Niente…

San Siro ricorso Comune

Passi avanti verso il nuovo San Siro. Inter e Milan hanno infatti presentato ieri al Comune i progetti con la novità del mantenimento di una parte del Meazza. Niente demolizione totale quindi per venire incontro alle richieste di Palazzo Marino e provare a sbloccare lo stallo.

Dopo l’ok al pubblico interesse, i piani dei club si erano arenati sulla “rifunzionalizzazione” dell’attuale impianto, visto che dal Comune era arrivato il no alla demolizione del Meazza, con la richiesta di salvaguardarne non solo un vago ricordo. Negli ultimi incontri le società avevano ribadito il no all’idea di due stadi calcistici ravvicinati, dando tuttavia l’ok a rivedere i piani: ieri così hanno presentato i primi disegni degli studi Populous e Manica-Cmr, “corretti” per mantenere una parte del Meazza.

L’idea è quella di uno “sport district”, una cittadella sportiva aperta gratuitamente ai cittadini con attività “sportive non professionistiche”, come potrebbero essere campi da calcetto o da paddle, una pista d’atletica o playground per il basket, conservando alcuni elementi iconici di San Siro che potrebbero servire anche per ospitare il museo o i negozi.

Il nuovo progetto di Manica-Sportium conserva la tribuna arancio, sia il primo sia il secondo anello, con le sue rampe (e dentro musei e funzioi retail) e una buona metà della curva sud, con la demolizione di tre torri su quattro. Il disegno di Populous, invece, prevede l’abbattimento delle torri, conservando una parte delle rampe del Meazza, proteggendo sempre la tribuna arancio oltre a porzioni di entrambe le curve e riutilizzando le scalinate. In entrambi i casi, si tratta di una struttura aperta che, in una sorta di piazza, si aprirà visivamente verso il nuovo stadio.

Progetti che sono stati rivisti, quindi, seppur la strada prosegua. Le società si sono infatti riservate di proseguire “nell’approfondimento tecnico ed economico delle ipotesi progettuali presentate”. I club vogliono valutare se l’idea della demolizione parziale sia economicamente sostenibile, con un prossimo incontro con i tecnici del Comune previsto tra una decina di giorni. Aspettando, intanto, il parere del Ministero dei Beni Culturali da Roma sull’eventuale vincolo storico dello stadio: un fattore che potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola.

SEGUI LIVE 3 PARTITE DI SERIE A TIM A GIORNATA SU DAZN. ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO