Un miliardo di euro per dare vita a una media company sui diritti tv della Serie A. Questa, in estrema sintesi, la notizia arrivata da un take dell’agenzia Reuters sull’interesse di Jp Morgan verso il nostro campionato, a cui si è aggiunto anche quello di Goldman Sachs. Una notizia che ha destato tanto interesse quanta speranza perché, a conti fatti, è una buona nuova che il calcio italiano non sperava di ottenere.
L’avvio di quest’anno infatti non può dirsi di certo positivo per i club del nostro calcio. Dal caso Juventus, tutt’altro che estinto e che caratterizzerà anche i prossimi mesi del campionato alla vicenda recente legata al Milan, club oggetto di indagini da parte dell’autorità giudiziaria per il passaggio di proprietà da Elliott alla RedBird.
Ragioni per cui, l’interesse di due delle più importanti banche d’affari newyorchesi per la Serie A presentato direttamente dall’amministratore delegato Luigi De Siervo in sede di assemblea è un qualcosa da tenere seriamente in considerazione.
La proposta ricorda quella presentata stagioni fa dall’allora presidente della Serie A Paolo Dal Pino che ebbe, prima di tutti, l’intuizione di monetizzare direttamente i diritti tv e conseguentemente dare un po’ di fiato alle casse dei club.
La proposta fu ostentata da due pesi massimi della dirigenza dei club, ossia Aurelio de Laurentiis e Claudio Lotito a cui fecero seguito Juventus, Inter e Milan, ben più interessate all’offerta messa sul piatto da DAZN.
A pochi anni di distanza verrebbe da chiedersi cosa possa essere cambiato, considerato che i principali oppositori all’idea della media company sono saldamente ai vertici della Serie A e, anzi, con De Laurentiis e il suo Napoli in vetta alla classifica del campionato e Lotito che grazie al suo operato in Senato gode di molto credito tra le presidenze della massima serie.
Nel Football Affairs di questa settimana il direttore Luciano Mondellini indaga sulle proposte di Jp Morgan e Goldman Sachs e sui giochi di interesse, nonché potere, della Serie A.