La Serie A ha fatto in assemblea un altro piccolo passo avanti sul dossier fondi, avviando l’iter per la scelta di un advisor all’interno di una rosa di sei soggetti. Sarà dunque il Consiglio di Lega a restringere a due o tre nomi il novero di chi potenzialmente potrebbe affiancarsi al massimo campionato italiano per procedere con un finanziamento da parte degli interessati.
Nella serata di ieri, Calcio e Finanza ha anticipato che la banca d’affari Lazard – guidata da Marco Samaja – è in corsa per l’incarico. Lazard è già impegnata sul dossier per la cessione della Sampdoria, e nel 2020 fu incaricata dalla Lega come advisor per l’ingresso in Serie A della cordata CVC-Advent-Fsi, che saltò a causa di disaccordi tra i club e offerte per i diritti tv da parte di DAZN e Sky giudicate all’altezza.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, oltre a Lazard sarebbero cinque gli altri potenziali advisor in corsa: si tratta di Goldman Sachs, la boutique americana specializzata nel calcio Raine, Rothschild, Citi e Jefferies. L’assemblea risolutiva potrebbe essere quella del 24 aprile, che si terrà in videoconferenza (mentre a maggio ci sarà un’assemblea a Roma).
Quanto a banche e fondi che si sono fatti avanti – con proposte che seguono i tre modelli di puro finanziamento, equity o forme ibride – l’elenco, anticipato da Calcio e Finanza nei giorni scorsi, comprendeva le seguenti nove proposte:
- Searchlight;
- Apollo;
- Apollo e Relevent;
- Barclays;
- Citi;
- Goldman Sachs;
- Jefferies;
- Jp Morgan;
- la cordata “Love for Football” (formata da Apax, Carlyle e Three Hills).
A questi si è aggiunto nella serata di ieri anche Oaktree Capital Management. Oaktree è una realtà che un piede nel mondo del calcio italiano lo ha già, avendo finanziato con 275 milioni di euro (prestito in scadenza a maggio 2024) la lussemburghese Grand Tower Sarl: una delle holding tramite la quale la famiglia Zhang controlla l’Inter.
La manifestazione d’interesse non vincolante presentata alla Lega Serie A da Oaktree avrebbe, secondo Reuters, un valore di 1,75 miliardi attraverso una combinazione di equity e debito con ingresso con una quota del 5% nella “media company” il cui “enterprise value”, in questo schema, si attesterebbe sui 15 miliardi di euro. Oaktree, nella sua offerta, fissa due condizioni: il diritto al 5% dei flussi di cassa e un lock up di cinque anni dell’investimento.