La questione stadio in casa Milan continua a essere sul tavolo, ma è destinata a subire una forte accelerata, forse decisiva, nei prossimi giorni. Infatti a Milano è atteso il proprietario del fondo RedBird Gerry Cardinale, intenzionato a definire una volta per tutte l’area su cui dovrà sorgere la nuova casa dei rossoneri, la cui maggioranza è stata rilevata appena pochi mesi fa.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, il club ha studiato approfonditamente il dossier legato a La Maura, che è quella ritenuto più interessante essendo dentro i confini di Milano, ma ci sono anche diverse problematiche da affrontare, come già accaduto con il progetto del nuovo San Siro. Nella giornata di domenica si è tenuta una protesta davanti proprio alle piste del trotto, promossa dai consiglieri del PD a cui hanno partecipato 3.000 persone fra residenti della zona e cittadini del capoluogo lombardo.
L’alternativa più logica per il Milan porta a Sesto San Giovanni nell’area dell’ex acciaierie Falck. Ma anche qui c’è un problema, non legato al comune con il sindaco Di Stefano che ha aperto già le porte a un nuovo stadio, ma tra la proprietaria Hines e Banca Intesa, che guida i finanziatori del progetto di riqualifica MilanoSesto, alle prese con una battaglia multimilionaria.
Restano in secondo piano, ma in piena corsa, le alternative di San Donato e Assago-Rozzano, quest’ultima con l’area di proprietà della famiglia Cabassi su cui ha messo gli occhi anche l’Inter. Con il suo arrivo, Cardinale intende fare chiarezza sul futuro del Milan e chiudere la questione stadio il prima possibile. La costruzione di un nuovo impianto è infatti considerata cruciale nel percorso di crescita da qui ai prossimi anni.