Le Tv possono non pagare i club se la stagione non finisce? L'opinione di De Bedin & Lee

L’emergenza Coronavirus attualmente in corso sta aprendo diversi dibattiti all’interno del mondo del calcio, sia su come organizzare l’attività sportiva per terminare la stagione 2019/20, ma anche su aspetti quali…

Diritti tv serie a

L’emergenza Coronavirus attualmente in corso sta aprendo diversi dibattiti all’interno del mondo del calcio, sia su come organizzare l’attività sportiva per terminare la stagione 2019/20, ma anche su aspetti quali i rimborsi degli abbonati da parte dei club, la possibilità per gli abbonati alle pay-tv di chiedere un risarcimento danni o un rimborso, i tagli degli stipendi dei calciatori e – non ultima – la questione del pagamento dei diritti tv dai broadcaster ai club.

In Italia Sky e DAZN stanno cercando di capire come muoversi, in attesa di scoprire se la stagione potrà ricominciare, mentre all’estero alcune emittenti hanno già preso posizione. Il punto è capire chi, tra le parti in gioco, subirà il danno maggiore da un eventuale stop definitivo per quanto riguarda il 2019/20.

Calcio e Finanza ha chiesto un parere a Marco Bisceglia partner di De Bedin & Lee Studio Legale Associato, ponendogli le seguenti domande:

  1. In caso di sospensione definitiva del campionato di Serie A, i licenziatari dei diritti audiovisi (Sky, Dazn, Rai, IMG) possono decidere di non pagare la Lega di Serie A per la quota parte di diritti tv non usufruita?
  2. Vale lo stesso per i diritti audiovisivi delle competizioni europee (Champions League e Europa League)?

Le Tv possono non pagare i club se la stagione non finisce? L’opinione di De Bedin & Lee

  1. In linea generale, è difficile immaginare che un evento epocale e che ha modificato ogni ambito della società come quello che stiamo vivendo non abbia impatto sui contratti in corso, per quanto gli stessi siano ben studiati. Per quanto riguarda, in particolare, il mondo del calcio la sospensione dell’attività, e ovviamente ancora di più l’anticipata cessazione del campionato di Serie A, è un evento imprevedibile che potrebbe incidere significativamente sul rapporto tra i valori in campo. D’altra parte, al netto di eventuali clausole specifiche inserite nei contratti, mi sembrerebbe semplicistico pensare ad una decisione dei licenziatari di non pagare la Lega, anche per le conseguenze disastrose ed irrimediabili che avrebbe nei confronti del sistema calcio in generale, il che danneggerebbe, in ultima analisi, anche gli stessi licenziatari.
  2. Anche qui le considerazioni sono analoghe, con i distinguo che derivano dalle differenti giurisdizioni che regolano tali contratti.

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De Bedin & Lee studio legale associato, nato dall’integrazione tra i professionisti del precedente studio milanese Magnocavallo e associati con de Bedin & Lee LLP di Hong Kong, ha tra i suoi clienti, nazionali e stranieri, società multinazionali, piccole e medie imprese, clienti privati ad alto reddito, family business. Segue operazioni di carattere sia nazionale che cross-border, con particolare attenzione, data la sua matrice, a quelle tra l’Italia, Hong Kong e la Cina e viceversa e opera, tra l’altro, nei settori manifatturiero, fashion, servizi, chimico, sportivo, editoriale e pubblicitario.

Tra le practice nelle quali i professionisti dello studio hanno esperienza vi sono: corporate e commerciale, M&A, proprietà intellettuale, diritto successorio, con competenze specifiche anche in ambito giudiziale e arbitrale.

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