Dal triplete dell’Inter al dominio del Liverpool, nel giro di dieci anni il calcio ha cambiato volto, soprattutto dal punto di vista economico. La doppia finale tutta inglese in Europa nella passata stagione è stata senza dubbio un segnale, al termine di un decennio in cui la Premier League ha confermato il suo ruolo di potenza economica, ma in cui molto è cambiato nelle graduatorie, parlando di ricavi.
L’esplosione dei numeri del Paris Saint-Germain e del Manchester City (spinti dai petroldollari), il lento ma inesorabile calo delle italiane con la Juventus unica a provare a tenere il passo, il consolidamento spagnolo sia nelle big sia alle loro spalle con l’Atletico Madrid, la Champions League che ha conquistato sempre più peso anche in termini di entrate. Sono questi alcuni dei temi economici che hanno caratterizzato il decennio che si chiuderà al 31 dicembre 2019.
Partiamo dai ricavi (escluse le plusvalenze), in una graduatoria che prende in analisi la maggior parte dei top club italiani ed esteri (mancano alcune società come Chelsea, Liverpool, Tottenham, Napoli che non hanno ancora depositato i conti del 2018/19). Nel 2009/10 la situazione vedeva in testa tra i club capaci di generare più ricavi Real Madrid, Barcellona e Manchester United: non troppo distante il Bayern Monaco, con le italiane tutto sommato a distanza ravvicinata dalle big, per l’Inter grazie anche al Triplete appena conquistato.
Classifica ricavi squadre decennio, i dati 2010
Squadra | Ricavi 2010 |
Real Madrid | 442,3 |
Barcellona | 389,3 |
Manchester United | 334,2 |
Bayern Monaco | 284,8 |
Inter | 249,5 |
Milan | 227,2 |
Juventus | 225,5 |
Manchester City | 152,8 |
Roma | 137,0 |
Atletico Madrid | 124,5 |
Lazio | 89,3 |
Psg | 82,7 |
Dati in milioni di euro |
Il trio in testa si è consolidato in vetta nel corso di questi dieci anni, scambiandosi spesso le posizioni sul podio, tanto che nel 2018/19 davanti c’è il Barça con Real e United alle spalle, tutte in caccia dell’obiettivo “miliardo” che vede i blaugrana in largo vantaggio e pronti a superare la cifra tonda già nel 2020. Dietro, tuttavia, la situazione è cambiata e non di poco: i petroldollari hanno spinto Psg e City a livello del Bayern Monaco, con le italiane praticamente doppiate o addirittura triplicate, fatta eccezione per la Juventus che resta tuttavia distante.
Classifica ricavi squadre decennio, i dati 2019
Squadra | Ricavi 2019 |
Barcellona | 835,6 |
Real Madrid | 741,3 |
Manchester United | 711,3 |
Psg | 637,8 |
Bayern Monaco | 625,5 |
Manchester City | 606,9 |
Juventus | 464,3 |
Atletico Madrid | 389,6 |
Inter | 373,2 |
Roma | 232,8 |
Milan | 215,5 |
Lazio | 122,7 |
Dati in milioni di euro |
Non è un caso, quindi, se a guidare la crescita percentuale nel decennio sono proprio PSG e City, con l’Atletico Madrid sul podio grazie in particolar modo a quello che abbiamo chiamato “effetto Simeone“. Le italiane? La Juventus in termini di crescita percentuale è in linea con le big, ma partendo indietro il divario si è ulteriormente ampliato. Più lontane le altre, con Roma a +69%, Inter a +49% (tuttavia con un +135% dal 2014), mentre il Milan addirittura è l’unica tra le società analizzate ad aver visto i propri ricavi scendere invece che salire (-5%).
Classifica ricavi squadre decennio, la crescita
Squadra | Var. % ricavi 10/19 |
Psg | 671,2% |
Manchester City | 297,2% |
Atletico Madrid | 212,9% |
Bayern Monaco | 119,6% |
Barcellona | 114,6% |
Manchester United | 112,8% |
Juventus | 105,9% |
Roma | 69,9% |
Real Madrid | 67,6% |
Inter | 49,6% |
Lazio | 37,4% |
Milan | -5,1% |
Dati in milioni di euro |
Chi è stata, tuttavia, la più ricca del decennio in termini di ricavi? Il dominio è tutto spagnolo, con Real Madrid con ricavi per 5,8 miliardi di euro e Barcellona con 5,5 miliardi, mentre lo United ha incassato 5,2 miliardi. Sotto i 5 miliardi gli altri club invece, con City e Psg capaci di superare di 4 miliardi, Juve unica italiana oltre i 3 miliardi e Milan davanti all’Inter nel periodo analizzato.
Classifica ricavi squadre decennio, le cifre
Squadra | Ricavi 2010-2019 |
Real Madrid | 5.821,9 |
Barcellona | 5.565,0 |
Manchester United | 5.294,2 |
Bayern Monaco | 4.487,8 |
Manchester City | 4.087,7 |
Psg | 4.004,0 |
Chelsea* | 3.269,2 |
Arsenal* | 3.268,8 |
Juventus | 3.069,3 |
Liverpool* | 2.905,7 |
Milan | 2.292,9 |
Inter | 2.287,7 |
Atletico Madrid | 2.055,1 |
Roma | 1.808,3 |
Lazio | 985,7 |
Dati in milioni di euro | |
*non resi noti i dati 2018/19 |
Le big sempre più big, viene da dire, in una cristalizzazzione che ha riguardato non solo i conti economici ma pure i risultati (agli ottavi nel 2019/20 tutti i club con i valori delle rose più alte, con sole squadre dei top 5 campionati presenti per la prima volta nella storia), anche perché il forte aumento dei ricavi derivanti dalla partecipazione alla Champions League e i limiti del Financial Fair Play hanno permesso ai club sempre presenti di ampliare il delta rispetto alle squadre di secondo piano.
L’Uefa dalle sue competizioni già oggi incassa più di quasi tutte le principali leghe, fatta eccezione per la Premier League, distribuendo risorse importanti: i ricavi dai tornei sono passati in dieci anni da 1,3 a 3,2 miliardi di euro (+150%), permettendo ai premi Champions di passare da 764 milioni nel 2009/10 a 2,04 miliardi nel 2019/20 (+166,9%) e a quelli dell’Europa League da 147 a 510 milioni (+246,9%).
Classifica ricavi squadre decennio, i dati Uefa
2009/10 | 2019/20 | Var. % ricavi 10/20 | |
Ricavi Uefa | 1.304 | 3.250 | 149,2% |
Premi Champions | 764 | 2.040 | 166,9% |
Premi Europa League | 147 | 510 | 246,9% |
Dati in milioni di euro |
Dall’altra parte, a spingere i singoli campionati nazionale sono stati i diritti tv, che hanno subito l’esplosione nel corso del decennio ma che, secondo le stime dei prossimi anni, corrono il rischio di una contrazione vista la sostanziale saturazione dell’intero sistema televisivo.
La corsa dei broadcaster ad accaparrarsi le partite in tv è stata, come noto, particolarmente attiva in Inghilterra. Così, c’è chi è passato da distribuire ai club 1 miliardo di euro già nel 2009/10 come la Premier League (circa 1,016 miliardi secondo i dati di Sporting Intelligence), cifra che la Serie A ha distribuito solo a partire dal 2018/19 (1,060 miliardi di euro), a 2,7 miliardi di euro circa: quasi il doppio della Liga spagnola (1,3 miliardi).
Grazie così ai diritti tv, tuttavia tutti i club dei principali campionati hanno potuto incassare di più: chi ne ha approfittato al massimo, come la Premier League, ha visto i ricavi delle squadre più che raddoppiare nel giro di dieci anni (dati al 2017/18, ultimi disponibili), passando da 2,5 a 5,4 miliardi. Chi invece è rimasto indietro, come la Serie A, continua a faticare: i ricavi dei club sono cresciuti solo del 44,7%, dietro anche alla Ligue 1 (che approfitta del boom Psg di cui sopra).
Classifica ricavi squadre decennio, i campionati
Campionato | 2009/10 | 2017/18 | Var. % ricavi 10/18 |
Premier League | 2.500 | 5.440 | 117,6% |
Bundesliga | 1.664 | 3.168 | 90,4% |
Liga | 1.622 | 3.073 | 89,5% |
Ligue 1 | 1.072 | 1.692 | 57,8% |
Serie A | 1.532 | 2.217 | 44,7% |
Dati in milioni di euro |
Quale sarà il trend nei prossimi 10 anni? Difficile da dire. Alcuni elementi sono già emersi, come l’avvento degli OTT (come Dazn in Italia) e delle grandi compagnie online (Amazon su tutte) seppur non con tutta la forza economica che ci si attendeva, con la sfida economica che si sta così già spostando verso il lato commerciale, dove non mancano le aziende pronte ad investire per raggiungere, anche attraverso il calcio, il più ampio pubblico possibile soprattutto attraverso i social. Dai diritti tv, quindi, potrebbero essere gli sponsor il campo dove le squadre si sfideranno nei prossimi anni per far fronte a costi (leggasi acquisti sul mercato e stipendi) continuano a lievitare. Il tutto aspettando novità per quello che sarà il calcio post-2024 tra Super Champions o Superlega, tema che potrebbe cambiare radicalmente le carte in tavola.
John Elkann e Andrea Agnelli ,con Exor ,rovinato la Juve (che oggi ha 574milioni di debiti e 175 milioni di bond da rimborsare)perchè non la cedono a qualcuno che potrebbe realmente investire per lo stadio e per la squadra? La Juve nel 2004 aveva stessi ricavi di barcellona,realmadrid,bayern e club inglesi ora il divario è e sarà enorme con i progetti già avviati degli di real e barcellona!
il Real Madrid investi’ 127 milioni nel Bernabeu in cinque anni (2001-2006) per avere più ricavi , ora investirà altri 600 milioni per ammodernare il Bernabeu e aumentare ulteriormente i ricavi da stadio che sono già il triplo della Juve
Nessun top club in Europa ha una gestione così pessima come quella della Juventus.Ricavi inadeguati da diritti tv(si pensi che 15 anni fa la Juventus incassava gli stessi soldi dai diritti tv di oggi!) ,ricavi inadeguati e più bassi d’Europa tra i top club, da stadio,sponsor, merchandising,una parte dipendente dal contesto italiano certo,ma da 10 anni Agnelli ha avuto tutte le possibilità per cambiare le cose,agendo in Federazione,in Lega e con la politica e invece ha fatto nulla. Ricavi ridicoli per le esigenze future di competizione con i top club europei.Un debito da 574milioni ,un bond da 175milioni da rimborsare e una ricapitalizzazione di 300 milioni di cui oltre la metà serve al fabbisogno del club per andare avanti ed essere in regola con il pagamento degli stipendi.Un debito NON virtuoso, ma creato non da una società lungimirante, come sono tutti i top club europei, che,per avere maggiori ricavi, costruiscono STADI.Il Tottenham ha speso quasi 1 miliardo per lo stadio (e ne ricaverà oltre 130 milioni l’anno) facendoselo finanziare da banche ed emissione bond. La Juve ha emesso un bond da 175 milioni e una ricapitalizzazione da 300 milioni per salvare la società da problemi seri finanziari e pagare gli stipendi!
[…] site italien traitant d’économie du football Calcio e Finanza s’est penché sur les changements majeurs dans l’industrie du ballon rond depuis dix […]
Marco Spinelli. SE il defunto G 14 contribuì a ridefinire i rapporti di forza delle squadre di club rispetto a Uefa e Fifa,oggi servirebbe che sorgesse qualcosa di analogo per ridisegnare i rapporti di forza che si sono instaurati in questo ultimo decennio in seno al Calcio europeo per quanto riguarda le competizioni Uefa per club.Andrea Agnelli se vuole avere delle serie speranze di vincere una Champions dovrebbe formare un’associazione tra tutte quelle squadre che un tempo vincevano in Europa e che ora grazie al fair play finanziario non possono più competere e chiedere all’Uefa di introdurre delle forme di draft nella compravendita dei giocatori,unica maniera per calmierare prezzi di vendita e ingaggi dei calciatori e dare più competitività alle coppe europee invertendo un trend che vede già da qualche anno competere per le vittorie nelle coppe europee i soliti noti.Oggi ci vorrebbe un nuovo G 14 che difenda gli interessi generali del Calcio contro gli interessi di poche squadre che per miopia dei capoccioni dell’Uefa sono i veri padroni del vapore.
Elkann e Andrea Agnelli ,con Exor ,hanno rovinato la Juve (che oggi ha 574milioni di debiti e 175 milioni di bond da rimborsare)perchè non la cedono a qualcuno che potrebbe realmente investire per lo stadio e per la squadra? La Juve nel 2004 aveva stessi ricavi di barcellona,realmadrid,bayern e club inglesi ora il divario è e sarà enorme con i progetti già avviati degli stadi di real e barcellona!
il Real Madrid investi’ 127 milioni nel Bernabeu in cinque anni (2001-2006) per avere più ricavi , ora investirà altri 600 milioni per ammodernare il Bernabeu e aumentare ulteriormente i ricavi da stadio che sono già il triplo della Juve
Che significato economico avrà la crescita dei ricavi e basta?
Mistero. O forse “social-mistero”
La Juventus ad esempio è cresciuta dal 2010 come illustrato.
Nel periodo illustrato però ha cumulato perdite per 176,4 milioni.
Qualche altro ha fatto invece profitti per 300 o 400 milioni e anche di più nello stesso periodo…