Scienza e calcio: contro gli infortuni nascono i “tacchetti flessibili”

Uno studio realizzato nel 2016 racconta che in Serie A la percentuale degli infortunati era del 32%. Un dato che non si è modificato in tempi recenti, e che si…

Infortunio

Uno studio realizzato nel 2016 racconta che in Serie A la percentuale degli infortunati era del 32%. Un dato che non si è modificato in tempi recenti, e che si mantiene anche per la stagione in corso. Queste statistiche preoccupanti hanno spinto gli addetti ai lavori a cercare delle soluzioni per prevenire i problemi di salute dei calciatori, e una di queste potrebbe essere stata trovata.

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Come scrive “La Repubblica”, protagonista è Enrico Campari, artigiano, da 24 anni artefice dei parastinchi su misura per i più famosi calciatori del mondo, da Ronaldo a Messi. Campari ha visitato Coverciano in questi giorni, e parlando con i giocatori della Nazionale ha toccato un argomento particolarmente sensibile, per chi gioca spesso e rischia infortuni in proporzione: la salute.

Tacchetti flessibili, un’idea dell’artigiano Campari

In pratica Campari, nella ricerca sulla sicurezza dei calciatori, è approdato al perfezionamento di quelli che possono essere considerati gli “attrezzi del mestiere”: i tacchetti delle scarpe. L’idea di ripensare le basi delle scarpe da calcio risale al dicembre 2008, quando Gennaro Gattuso si ruppe il legamento crociato del ginocchio destro: «Nel 2012 partecipai a un convegno medico, che dimostrava come molti infortuni siano causati dallo scarpino che si pianta nel terreno. Mi dissi che bisognava fare qualcosa, perché i calciatori oggi sono trattati un po’ come cavalli da corsa. La chiave stava nei tacchetti, per il loro ruolo nell’assorbimento delle vibrazioni. La lacerazione dei tessuti è causata dall’onda lunga, come nei terremoti. Smorzarne gli effetti, come nelle case antisismiche, diventava fondamentale». 


Così è nato un prototipo tutto italiano: il brevetto del “tacchetto flessibile”, valutato da un gruppo di lavoro e già testato da una decina di calciatori professionisti. Tra i finanziatori, l’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti. Dei test si occupano il Politecnico di Milano, col professor Carlo Mapelli, ordinario di meccanica, il preparatore atletico Fabio Sois, l’Università La Sapienza di Roma e soprattutto il professor Andrea Ferretti, responsabile medico della Nazionale e della Figc e primario ortopedico alla Sapienza, che con Fausto Salsano, assistente di Mancini, ha introdotto ieri il tema salute agli azzurri.

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Tacchetti flessibili, l’obiettivo è plasmare l’assetto sulla base della postura del calciatore

L’allarme riguarda l’aumento dei cosiddetti infortuni del mestiere – le pubalgie, le lesioni ai tendini d’Achille e rotuleo, le fratture da stress, le distorsioni alla caviglia e ai legamenti collaterale e crociato del ginocchio – spesso dovuti anche al fatto che scarpe e tacchetti sono gli stessi per tutti, a prescindere da peso e taglia. Il tacchetto flessibile, invece, può deformarsi a 360 gradi: è ispirato ai sistemi di sicurezza per sciatori e ciclisti, con lo sgancio di sci e pedale un attimo prima dell’incidente. L’obiettivo è che ogni calciatore possa plasmare il proprio assetto in base alla postura.