Rinnovo Donnarumma e commissioni Raiola: analogie e differenze con il caso Pogba

Quanto incasserà Raiola per il rinnovo di Donnarumma? In molti se lo stanno chiedendo dopo l’accordo raggiunto tra il Milan, il giocatore e il suo entourage. Un accordo che, stando…

milan piccoli azionisti

Quanto incasserà Raiola per il rinnovo di Donnarumma? In molti se lo stanno chiedendo dopo l’accordo raggiunto tra il Milan, il giocatore e il suo entourage. Un accordo che, stando alle ultime indiscrezioni di stampa, deve essere solo ratificato dalla firma di Donnarumma (ancora in vacanza a Ibiza) e che prevede l’estensione del contratto fino al 30 giugno del 2021, l’aumento dello stipendio da 150 mila euro a 6 milioni netti a stagione e l’ingaggio da parte del club rossonero del fratello Antonio con un ingaggio di 1 milione di euro netti a stagione.

Rispetto ai rumor circolati nei giorni scorsi l’accordo per il rinnovo non prevederebbe una clausola di risoluzione di importo variabile (100 milioni di euro che scenderebbero a 50 milioni in caso di mancata qualificazione del Milan alla Champions League 2018-2019), ma una clausola unica da 70-80 milioni a prescindere dai piazzamenti del Milan nei prossimi campionati.

Massimiliano Mirabelli, Vincenzo Montella e Marco Fassone (Insidefoto.com)
Massimiliano Mirabelli, Vincenzo Montella e Marco Fassone (Insidefoto.com)

Quanto incasserà Raiola per il rinnovo di Donnarumma? Commissioni «normali»

Per quanto riguarda invece la commissione che Mino Raiola (e suo cugino Enzo) percepiranno a fronte del rinnovo del contratto di Donnarumma, i giornali hanno riportato una versione pressoché univoca.

GAZZETTA DELLO SPORT. In via Aldo Rossi sottolineano con orgoglio che le commissioni per l’agente italo-olandese saranno quelle standard, senza percentuali a latere o succulenti bonus. Sin dall’inizio il Milan cinese su questo aspetto ha battuto molto, contando sul favore dell’opinione pubblica. Così i risparmi su questa voce possono diventare l’emblema del cambio di politica societaria.

REPUBBLICA.  Previste commissioni normali, senza percentuali sulla rivendita. Non c’è stata nessuna rottura tra Raiola e la famiglia – evidente il vantaggio reciproco a strappare uno dei contratti più sontuosi di sempre in relazione all’età dell’atleta – ma alla fine giocatore e genitori hanno spinto per chiudere dopo settimane sotto i riflettori.

CORRIERE DELLA SERA. Le commissioni percepite dall’agente, infine, vengono definite «normali» per questo genere di operazioni. Resterà da vedere cosa succederà in caso di futura rivendita: in genere è lì che Raiola ottiene i suoi maggiori guadagni (vedi caso Pogba), ma il problema per ora non si pone.

Conferenza stampa Mino Raiola
Mino Raiola durante la conferenza stampa a Montecarlo

Quanto incasserà Raiola per il rinnovo di Donnarumma? Il paragone con Pogba

Il riferimento è sempre al caso Pogba (qui i dettagli), che la scorsa estate Raiola ha traghettato dalla Juventus al Manchester United incassando commissioni (da tutte le parti coinvolte nel trasferimento) per una cifra complessiva di circa 49 milioni di euro.

Ma che cosa si intende per commissioni normali per questo genere di operazioni? Come evidenziato già in altre occasioni (leggi qui per approfondire), la normativa Fifa e i regolamenti Figc non fissano un tetto alle commissioni degli agenti. La soglia del 3% sulla remunerazione lorda percepita dal calciatore o sul valore del trasferimento rappresenta infatti solo una raccomandazione e le parti possono accordarsi anche su percentuali ben più elevate.

Ad esempio, nel caso del passaggio di Pogba al Manchester United, solo per la parte riguardante il contratto del calciatore con i Red Devils, secondo i documenti svelati dall’inchiesta FootballLeaks, Raiola avrebbe percepito una commissione del 5% calcolata sullo stipendio lordo del calciatore (10,2 milioni di euro netti nella stagione 2016/17, che saliranno a 13,8 milioni a partire dal 2017/18 oltre a un bonus da 2 milioni in caso di raggiungimento della Champions League e 1,1 milioni in caso di vittoria del Pallone d’Oro).

Più alta, stando almeno alle cifre riportate nei bilanci della Juventus, la commissione percepita al momento del rinnovo di Pogba con i bianconeri nell’ottobre del 2014, pari a circa il 10% dello stipendio lordo pattuito con il centrocampista francese al momento del prolungamento del contratto fino al giugno 2019.

Una commissione che, sempre secondo quanto riportato nei bilanci della Juve, è poi salita di altri 2 milioni nell’esercizio seguente, arrivando in tutto a 6,5 milioni.

Quanto incasserà Raiola per il rinnovo di Donnarumma? Gli effetti della clausola di risoluzione

In attesa di conoscere l’esatto importo della commissione, che dovrebbe essere riportata nel prossimo bilancio del Milan (siccome i rossoneri hanno spostato la data dell’esercizio al 30 giugno, non è escluso che il club sia tenuto ad approvare già in autunno un bilancio di soli sei mesi – gennaio/giugno 2017), è possibile fare delle proiezioni utilizzando le percentuali prima individuate.

Se le commissioni “normali” fossero del 3% sull’ingaggio lordo di Donnarumma (e del fratello) il ricavato di Raiola dal rinnovo del portiere si aggirerebbe attorno agli 1,5 milioni. Se fosse applicata la stessa percentuale riconosciuta dallo United al momento dell’ingaggio di Pogba (5%) la commissione dell’agente salirebbe a 2,5 milioni circa. Se, infine, la percentuale riconosciuta fosse la medesima del rinnovo di Pogba con la Juve (10%) l’incasso di Raiola arriverebbe fino a 5,12 milioni circa.

Anche in quest’ultimo (estremo) caso saremmo ben lontani dai 49 milioni che l’agente italo-olandese avrebbe incassato con il trasferimento di Pogba dalla Juventus allo United.

L’inserimento della clausola di risoluzione (70-80 milioni) nel contratto di Donnarumma non impedisce tuttavia a Raiola di replicare almeno in parte quanto fatto la scorsa estate. In base alla normativa attualmente in vigore nulla vieta all’agente di ottenere il mandato da parte di un grande club (Real Madrid, PSG, ecc.) per favorire il futuro trasferimento di Donnarumma a fronte del pagamento di una commissione all’agente.

Il Milan eviterebbe comunque il danno patrimoniale che avrebbe subito nel caso di cessione di Donnarumma prima del rinnovo del contratto o dell’addio del calciatore a fine contratto al termine della prossima stagione.