Bonus Natale – Il Decreto Omnibus (D.L. 113/2024, convertito dalla L. 143/2024), in vigore dall’8 ottobre 2024, ha introdotto un’indennità una tantum di 100 euro in favore dei lavoratori dipendenti che si trovano in particolari condizioni economiche e familiari, individuati sulla base di specifici criteri.
L’obiettivo del Bonus Natale è sostenere temporaneamente, in attesa di una riforma fiscale più ampia, i lavoratori dipendenti a basso reddito con figli. Il Bonus Natale è una misura che richiede un processo di autodichiarazione e verifica da parte del datore di lavoro.
L’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 19/E/2024, fornendo le prime istruzioni operative per l’applicazione ed erogazione del Bonus Natale.
Bonus Natale – Beneficiari e requisiti
Per poter beneficiare del Bonus Natale di 100 euro, i lavoratori dipendenti devono soddisfare tre requisiti:
- Reddito complessivo: Devono avere, per l’anno 2024, un reddito non superiore a 28.000 euro.
- Condizione familiare: a) Avere un coniuge fiscalmente a carico (non legalmente separato) e almeno un figlio a carico, oppure, b) Essere parte di un nucleo familiare monogenitoriale con almeno un figlio a carico (es. genitore vedovo, figlio non riconosciuto dall’altro genitore, adozione o affidamento a un solo genitore).
- Imposta lorda: L’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve superare la detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Categorie escluse dal Bonus Natale
Il bonus non è previsto per:
- Titolari di redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente (es. collaboratori coordinati e continuativi – amministratori).
- Disoccupati (anche se percepiscono la NASpI).
- Lavoratori autonomi.
- Lavoratori dipendenti con figli a carico ma conviventi con l’altro genitore senza essere uniti in matrimonio o facenti parte di una famiglia monogenitoriale.
Importo e calcolo
L’indennità è pari a 100 euro e deve essere erogata unitamente alla tredicesima mensilità. Se il lavoratore ha prestato servizio solo per una parte del 2024, il bonus viene proporzionalmente ridotto in base ai giorni di lavoro effettivamente svolti. Il bonus sarà calcolato come: 100/365 * (𝑛° 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖).
Lavoratori part-time: Il bonus non subisce decurtazioni per chi lavora part-time o con orari ridotti. In caso di più rapporti di lavoro a tempo parziale in essere, che si svolgono contemporaneamente, i 100 euro saranno erogati dal datore di lavoro individuato dal lavoratore. A tal fine, il lavoratore dovrà indicare nella dichiarazione sostitutiva anche tutti i dati necessari per la determinazione del bonus, quali i redditi di lavoro dipendente e i giorni di lavoro prestati presso gli altri datori di lavoro.
Adempimenti e modalità di richiesta del Bonus Natale
Richiesta al datore di lavoro: Il bonus viene erogato dal sostituto d’imposta (datore di lavoro), previa richiesta del lavoratore che deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestando di possedere i requisiti necessari (coniuge e figli a carico, reddito).
Verifiche del sostituto d’imposta: Il datore di lavoro deve verificare la sussistenza dei requisiti reddituali e familiari, utilizzando anche i dati forniti dai lavoratori relativi ad altri rapporti di lavoro.
Conguaglio: Se il lavoratore supera la soglia di 28.000 euro di reddito complessivo a seguito di ulteriori compensi (es. straordinari o premi), il datore di lavoro provvederà al recupero dell’indennità nelle operazioni di conguaglio di fine anno.
Erogazione del Bonus e dichiarazione dei redditi
Il bonus è rideterminato nella dichiarazione dei redditi presentata dal lavoratore dipendente ed è computato nella determinazione del saldo dell’Irpef. In particolare, è previsto che, qualora il lavoratore, pur avendo diritto all’indennità, abbia percepito redditi di lavoro dipendente non assoggettati a ritenuta fiscale, perché privi di un sostituto d’imposta (ad esempio, i lavoratori domestici), ovvero non abbia ricevuto il bonus dal sostituto d’imposta nonostante la sua spettanza (ad esempio, quando il lavoratore dipendente, non avendo certezza di possedere i requisiti reddituali richiesti dalla norma, non ha presentato la dichiarazione sostitutiva di atto notorio) lo stesso può beneficiare dell’indennità nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, da presentarsi nell’anno 2025.
Analogamente, si ritiene che il lavoratore dipendente che ha cessato l’attività lavorativa nel corso del 2024 possa beneficiare dell’indennità direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta 2024, fermo restando il rispetto dei requisiti sostanziali.
Qualora il lavoratore dipendente abbia, invece, beneficiato dell’indennità in assenza dei presupposti richiesti o in misura superiore a quella spettante e non sia più possibile, per il sostituto d’imposta, effettuare il conguaglio a debito, il lavoratore deve restituire, nella dichiarazione dei redditi, l’ammontare del bonus indebitamente ricevuto.