Da una parte si avvicina la scadenza del finanziamento di Oaktree, dall’altra l’Inter deve affrontare un’altra sfida importante che si avvicina, quella relativa all’opzione di acquisto dei terreni dell’area Cabassi di Rozzano, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio nerazzurro. L’attuale scadenza è fissata per il mese di aprile 2024.
Come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, l’intenzione del club di Viale della Liberazione è quella di proseguire in maniera convinta sulla strada che porterebbe i nerazzurri nell’hinterland sud di Milano e lasciare così San Siro. A confermarlo è stato lo stesso CEO Alessandro Antonello pochi giorni fa a La Gazzetta dello Sport: «Dopo la fine dello studio di fattibilità e l’acquisizione dell’area presenteremo alla giunta il nostro progetto».
L’intenzione quindi è rimasta intatta, ma in un progetto così complesso come quello relativo alla costruzione di un nuovo stadio non mancano anche le incognite. Quella più grande, al momento, è relativa alle elezioni comunali. Infatti, i vertici dell’Inter che si stanno occupando del dossier stadio si sono sempre relazionati con il sindaco Gianni Ferretti, di dichiarata fede nerazzurra, che ha risposto subito presente inserendo lo scorso 5 ottobre la parola “stadio” nel Piano di governo del territorio (Pgt).
Il prossimo 8-9 giugno, si voterà a Rozzano e Assago, comune limitrofo dell’area di interesse che sarebbe un ostacolo importante se si ponesse contro la costruzione di uno stadio non troppo lontano dal già esistente Forum. Ferretti si è candidato per un bis, ma una sua sconfitta alle urne potrebbe stravolgere lo scenario che le parti interessate si erano prefissate: tutti i permessi entro il 2025 e prima partita nel nuovo impianto per la stagione 2028/29.
Intanto il sindaco di Rozzano continua ad attendere un passo formale dell’Inter, chiamata a «presentare già entro fine mandato lo studio di fattibilità. Il primo segnale forte che attendiamo è l’acquisto, o una proroga sull’esclusiva dei terreni, che scade ad aprile. Se non la lasciano scadere è un ottimo segnale, se presentano anche lo studio direi che è fatta. Io sono pro stadio tutta la vita, e al comitato del no ribadisco che quella non resterebbe comunque un’area verde».
Le attuali opposizione di centrosinistra promettono battaglia sul tema stadio, con il Partito Democratico che è pronto a candidare Giuseppe Foglia, che secondo indiscrezioni è per il no al nuovo impianto nerazzurro. Fronte che si allargherebbe qualora ci fosse un’alleanza con il MoVimento 5 Stelle. Come sostenuto dallo stesso sindaco Ferretti.
Tenendo sempre un occhio sulla situazione politica di Rozzano, l’altro va tenuto gioco forza sul vicinissimo Assago. Infatti, lì è pronto a tornare in campo l’ex sindaco Graziano Musella, commissario provinciale di Forza Italia, che ha confermato il suo sì, con riserva, allo stadio: «La positività e l’impatto economico del progetto sul territorio sarebbe notevole. Ma Assago sarebbe coinvolta nella Conferenza di servizio e porremmo grande attenzione ai problemi legati alla viabilità, bisogna intervenire anche a livello autostradale spostando il casello a Binasco e individuando nuove uscite autostradali direttamente su Rozzano». Senza dimenticate tutta la rete di strade statali che collega il territorio a Milano e Pavia.