Non solo Tod’s. Il private equity internazionale L Catterton, sponsorizzato dal colosso del lusso Lvmh, sta attualmente negoziando in modo esclusivo anche per acquisire una significativa quota di Kiko, l’azienda italiana di cosmetici controllata dalla famiglia Percassi. Questo avviene nel contesto di un processo competitivo in corso sull’azienda, gestito dagli advisor Bofa Merrill Lynch, Intesa Sanpaolo e Bnp Paribas, che è in corso dall’inizio dell’anno. L’offerta di L Catterton sembra essere attualmente la più favorevole rispetto a quelle di altri potenziali investitori internazionali nel settore del private equity.
L Catterton, società di private equity co-fondata da Lvmh e dalla famiglia Arnault, ha una notevole esperienza nel settore della cosmetica, avendo investito in passato in marchi di bellezza. In Italia, nel 2014, ha acquisito una quota azionaria di minoranza dal leader italiano della cosmetica, Intercos, una partecipazione poi parzialmente ceduta dopo l’ingresso dell’azienda in Borsa.
La strategia di L Catterton, che già possiede la casa di moda Etro in Italia, sembra aver accelerato nelle ultime settimane con l’offerta pubblica di acquisto su Tod’s, in collaborazione con la famiglia Della Valle, un’operazione che rappresenta l’investimento di maggior valore nei confini italiani fino a questo momento, con un valore di circa 500 milioni di euro in equity.
L’acquisizione di una quota significativa di Kiko – scrive Il Sole 24 Ore – potrebbe rappresentare un altro investimento di rilievo, con una valutazione basata su multipli di oltre 13 volte l’Ebitda previsto per il 2023, stimato intorno a circa 130 milioni di euro. La famiglia Percassi – nota nel mondo del calcio per essere proprietaria dell’Atalanta – mira a coinvolgere un grande fondo internazionale di private equity specializzato nel settore, con l’obiettivo di favorire una crescita ulteriore a livello globale, soprattutto nei mercati come gli Stati Uniti.
Sotto la guida dell’amministratore delegato Simone Dominici, il gruppo Kiko ha registrato un bilancio 2022 con un notevole aumento di tutti gli indicatori. I ricavi sono saliti del 42% rispetto al 2021 e del 14% rispetto al 2019, raggiungendo i 671 milioni di euro. L’Ebitda è stato di circa 75 milioni di euro. Nel 2023, la marginalità è cresciuta ulteriormente. Kiko, dopo un forte sviluppo in Italia, sta ora puntando all’espansione internazionale, con una crescita significativa nei mercati europei come Francia (+58%) e Spagna (+50%), e un notevole aumento nel Regno Unito (+60%). L’azienda è presente con oltre 1.000 strutture in circa 75 Paesi. L’arrivo di un nuovo azionista finanziario dovrebbe catalizzare ulteriormente questa espansione.