Squeri: «Milano e la Città Metropolitana protagonisti del nuovo stadio»

Il sindaco di San Donato ha pubblicato una nota dopo le dichiarazioni, a tono opposto, del sindaco del capoluogo, Giuseppe Sala, e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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Il sindaco di San Donato Francesco Squeri (foto CF Calcio e Finanza)

Nella giornata di oggi si sono susseguiti i commenti istituzionali in merito al percorso intrapreso ieri dal comune di San Donato che, se tutto procedesse nel migliori dei modi, porterebbe alla costruzione del nuovo stadio del Milan entro la fine del 2028 nell’area San Francesco del comune dell’hinterland.

Se dal sindaco di Milan, Giuseppe Sala, sono arrivate parole tutt’altro che di giubilo, dal presidente della Regione Fontana, invece, è arrivato un plauso speciale: «Abbiamo un ruolo in cui partecipiamo formalmente all’iniziativa, daremo tutta la nostra collaborazione: quello che ho sempre detto è che il Milan è un club di un certo livello e che ha la necessità, come l’Inter, di avere uno stadio da cui ricavare ulteriori introiti e altre possibilità di sviluppo del business. Credo che se questa à la scelta del Milan, per noi non può che andare bene».

Da San Donato non è tardata ad arrivare la risposta alle parole di Fontana, in una nota del comune a firma del sindaco Francesco Squeri: «Ringrazio Attilio Fontana per il segnale positivo dato oggi sul percorso che abbiamo avviato formalmente con la delibera di mercoledì sera e che ci ha già visti e ci vedrà collaborare attivamente in particolare con Regione Lombardia e con tutti i protagonisti dell’Accordo di programma, tra i quali, per legge, anche la Città Metropolitana di Milano».

«A proposito della Città Metropolitana di Milano, questa mattina, ho letto un’interessante intervista a un esperto di pianificazione urbanistica che definisce il progetto dello stadio a San Donato una delle grandi vere dimostrazioni dell’identità comune della Città Metropolitana, perché l’opportunità e la responsabilità di questa opera è per tutto il territorio e non certo solo per il nostro Comune – si legge -. E sono sicuro che, al netto di alcune affermazioni che leggo oggi, sia la Città di Milano che la Città Metropolitana saranno protagonisti di questo percorso verso il 2028 con il senso di responsabilità di essere “Città Metropolitana” nell’interesse delle opportunità e della crescita per tutti i cittadini del territorio milanese».