DAZN, ricavi +40% e rosso quasi dimezzato a 1,1 miliardi nel bilancio 2022

I ricavi crescono più velocemente dei costi per la piattaforma streaming a livello globale, con gli investimenti che iniziano a portare effetti: i dati del bilancio al 31 dicembre 2022.

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(Foto: Alex Grimm/Getty Images)

Il gruppo DAZN ha chiuso il bilancio 2022 con una perdita di 1,25 miliardi di dollari (1,14 miliardi di euro circa), rispetto al rosso di 2,33 miliardi del 2021 (2,13 miliardi di euro circa).

La costante crescita dei ricavi a livello globale (passati da 1,6 a 2,2 miliardi di dollari, pari a circa 2 miliardi di euro), segnale che gli investimenti iniziano a fruttare, ha portato così ad una perdita quasi dimezzata rispetto al 2021.

DAZN bilancio 2022 – I ricavi

I ricavi del gruppo DAZN sono aumentati notevolmente nel 2022 fino a toccare quota 2,22 miliardi di dollari, in aumento di circa il 41% rispetto agli 1,56 miliardi di dollari guadagnati nel 2021.

Di questo importo, 2,12 miliardi di dollari sono riferiti a ricavi dal business Consumer di DAZN, con la maggior parte che deriva da ricavi da abbonamenti. Altri 75 milioni di dollari invece sono incassati grazie alle Broadcast Partnership, i contratti con parti terze. In particolare, 1,65 miliardi di ricavi arrivano dalla zona Europa, Medio Oriente e Africa per DAZN (erano 1,08 miliardi nel 2021), con il restante diviso tra Asia-Pacifico (266 milioni) e Americhe (276 milioni).

DAZN bilancio 2022 – Le perdite

Tuttavia, anche i costi sono aumentati seppur in maniera meno significativa. In particolare, i costi operativi della società sono stati pari a 3,26 miliardi nel 2022, in aumento di circa il 12% rispetto ai 2,9 miliardi nel 2021.

La spesa dell’azienda per i diritti sportivi durante il 2021 è stata di gran lunga quella maggiore, con oltre 2,3 miliardi di dollari (1,92 miliardi di dollari nel 2021) pagati ai titolari dei diritti e alle agenzie nel corso dell’esercizio, una crescita legata in particolare ai contratti in Germania (Bundesliga/Champions League) e in Italia (Serie A) oltre al via alle trasmissioni della Liga in Spagna dal 2022/23. In calo invece i costi per contenuti e marketing, con DAZN che ha speso 460 milioni rispetto ai 510 milioni di dollari nel 2021 per contenuti, marketing e miglioramenti delle sue capacità di produzione. I costi operativi esclusi i costi per i diritti televisivi sono passati da 980 milioni di dollari a 890 milioni.

Secondo quanto emerge dal bilancio del 2022, DAZN ha in programma una spesa per i diritti pari a 5,6 miliardi di dollari fino alla fine del 2033, in crescita (erano 3,3 miliardi fino al 2028 nel bilancio al 31 dicembre 2022) anche per il nuovo accordo firmato con la Lega Serie A fino al 2029.

DAZN bilancio 2022 – Gli investimenti di Blavatnik

Le perdite di DAZN sono state assorbite dalla società madre Access Industries, di proprietà del miliardario Len Blavatnik. Che nel corso del 2022 e anche del 2023 non ha fatto mancare il proprio sostegno: nel 2022 infatti ha versato nelle casse di DAZN 730 milioni di dollari, mentre fino a settembre 2023 sono arrivati altri 240 milioni di dollari.

Secondo Enders Analysis, la principale azienda britannica di ricerca indipendente nel settore delle industrie creative, dell’economia dei diritti tv e dei modelli di sfruttamento digitale, l’azienda potrebbe raggiungere il break-even finanziario l’anno prossimo considerando l’analisi su base mensili mentre nel 2025 guardando su base annuale, almeno nel suo profilo aziendale attuale (ovvero escludendo costi aggiuntivi da una possibile espansione in Francia).

“Negli ultimi tre anni stimiamo che i ricavi di DAZN siano cresciuti rispettivamente del 79%, del 41% e del 45%, raggiungendo circa 3,2 miliardi di dollari nel 2023. Questa elevata crescita è dovuta all’aumento della copertura di alto profilo e agli aumenti associati dei ricavi da abbonati, in particolare con la Serie A nel 2021 e LaLiga nel 2022”, aggiunge Enders Analysis.