Il tema Lukaku sta catalizzando l’attenzione dei tifosi in vista della sfida tra Inter e Roma. Il match segnerà il debutto stagionale dell’attaccante da avversario dei nerazzurri, dopo l’intricata vicenda estiva che lo ha visto protagonista, prima con l’idea di rimanere a disposizione di Simone Inzaghi e poi con ammiccamenti alla Juventus.
Il destino ha poi cambiato le carte in tavola e Lukaku si è ritrovato agli ordini di Mourinho, già suo tecnico al Manchester United. I nerazzurri non lo hanno perdonato, tantomeno i tifosi, che per il suo ritorno avevano preparato un’accoglienza dedicata: 30mila fischietti per infastidire l’attaccante durante la sfida, sulla falsa riga di quanto già accaduto con Ronaldo durante un derby di 16 anni fa.
Il piano è stato però stravolto dal questore di Milano, che ha deciso di vietare la distribuzione degli oggetti appositamente preparati per l’evento. Una scelta in controtendenza rispetto all’iniziale via libera e legata alla volontà di evitare qualsiasi miccia supplementare che accenda ancora di più gli animi, in un ambiente già particolarmente caldo.
Fischietti Lukaku regolamento – L’interferenza esterna
Ma al netto delle decisioni del questore, cosa dice il regolamento in questo caso? Ci sono norme che avvallano o contrastano operazioni di questo tipo? Nulla di specifico sui fischietti, chiaramente, ma all’interno del “Regolamento del Giuoco del Calcio” esiste un passaggio sull’interferenza esterna.
Il regolamento spiega che l’arbitro «interrompe, sospende temporaneamente o definitivamente la gara per qualsiasi infrazione alle Regole o a causa di un’interferenza esterna, ad esempio se:
- uno spettatore emette un fischio che interferisce col gioco; l’arbitro interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa». Un passaggio che può essere ricondotto all’eventuale utilizzo di fischietti, ma che appare di difficile applicazione in un contesto con tante persone all’opera contemporaneamente.
Fischietti Lukaku regolamento – I suoni molesti
Una norma più generale si trova invece nelle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali), precisamente all’articolo 62 sulla tutela dell’ordine pubblico durante le gare. «Le società hanno l’obbligo di adottare tutti i provvedimenti idonei ad impedire che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti che comunque rechino molestia, dal lancio e dallo sparo di materiale pirotecnico di qualsiasi genere e che durante la gara si verifichino cori, grida ed ogni altra manifestazione espressiva di discriminazione per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori».
Inoltre, i club hanno il dovere «di far rimuovere, prima che la gara abbia inizio, qualsiasi disegno o dicitura in qualunque modo esposti, recanti espressioni oscene, oltraggiose, minacciose, incitanti alla violenza o discriminatorie per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, ovvero configuranti propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori».