Inter: «Accordo con DAZN-Sky per la Serie A dà stabilità a lungo termine»

Il club nerazzurro ha commentato l’intesa raggiunta con i due broadcaster per la Serie A. Base di ricavi minore, ma con il revenue sharing si può crescere.

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I microfoni di DAZN e Sky (Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Un commento ufficiale da parte di una società direttamente coinvolta nel business. E’ quello che è arrivato dall’Inter a proposito dell’assegnazione dei diritti tv della Serie A a DAZN e Sky per il ciclo quinquennale 2024-2029. Le due emittenti continueranno a trasmettere le sfide del massimo campionato italiano di calcio anche nei prossimi anni.

Un’assegnazione che ha messo d’accordo 17 delle 20 società di Serie A, con un’astensione – da parte del Napoli – e due voti contrari, ma solamente uno nel merito dell’assegnazione ai due broadcaster. Accantonata – o probabilmente solo rimandata – l’ipotesi di vendere il prodotto in autonomia grazie alla realizzazione di un canale di Lega.

Nel frattempo, dal bilancio di Inter Media and Communication S.p.A (la società in cui confluiscono i ricavi da diritti tv e sponsor del club nerazzurro), emerge un commento ufficiale a proposito della decisione di assegnare i diritti del massimo campionato italiano ai due broadcaster, che proseguiranno con la formula attuale (10 gare a DAZN, di cui 3 in co-esclusiva con Sky).

«Segnaliamo infine che la Lega Serie A, in data 23 ottobre 2023, ha ceduto i diritti nazionali a DAZN e Sky (le stesse emittenti del ciclo attuale) per le prossime cinque stagioni sportive (dal 24/25 al 28/29) per una media annua del valore di 900 milioni di euro», si legge nei documenti ufficiali consultati da Calcio e Finanza.

«Ciò rappresenta una diminuzione del 2,9% rispetto all’importo medio di 927 milioni di euro del ciclo attuale, ma la nuova assegnazione dà stabilità a lungo termine al campionato e, inoltre, include un meccanismo di compartecipazione alle entrate oltre una soglia di fatturato realizzata da DAZN che potrebbe aumentare l’importo fisso. L’iter per l’assegnazione dei diritti internazionali è ancora in corso», conclude l’Inter.