La Juventus chiude a -8,5% in Borsa: titolo ai minimi da dicembre

Sin dall’apertura le azioni bianconere sono state in perdita, con picchi del -14%, per un valore mai così basso in questo 2023.

Juventus chiusura Borsa
Il logo della Juventus (Photo Andrea Staccioli / Insidefoto)

Crolla il titolo Juventus in Borsa nel primo giorno l’annuncio dei risultati finanziari della stagione 2022/23 e del nuovo aumento di capitale. Le azioni del club bianconero hanno chiuso la giornata con un -8,5% a 0,2582 euro per azione ai minimi dal dicembre 2022, dopo avere aperto perdendo il 14,4% con ogni azione che toccava il valore di 0,2416. Giornata negativa, ma molto meno importante, per il mercato milanese con il FTSE MIB a -0,42%. È record, invece, per gli scambi che hanno riguardato ben 54,3 milioni di pezzi, contro una media degli scorsi tre mesi di poco più di 5 milioni. La capitalizzazione di mercato, infine, scende sotto i 700 milioni di euro, assestandosi a 659,17 milioni.

Venerdì a mercati chiusi la società ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2022-2023 (al 30 giugno 2023) con una perdita di 123,7 milioni di euro (perdita di 239,3 milioni al 30 giugno 2022), “in parte influenzata dagli effetti negativi sui ricavi e sui costi correlati agli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali”. Inoltre, la società stima che sarà in rosso anche il primo trimestre del nuovo esercizio, con perdite superiori al terzo del capitale sociale.

Di fronte a questa situazione e per realizzare gli obiettivi del piano 2023/24-2026/27 – che è stato aggiornato – il consiglio di amministrazione ha definito le linee guida di una manovra di rafforzamento patrimoniale da attuarsi mediante la riduzione del capitale sociale al minimo legale e contestuale aumento del capitale sociale, a pagamento, per 200 milioni di euroSi tratta del terzo aumento di capitale in quattro anni per il club bianconero.

Per quanto riguarda i conti, inoltre, il patrimonio netto del gruppo al 30 giugno 2023 è pari a 42,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al saldo di euro 164,7 milioni del 30 giugno 2022, per effetto della perdita dell’esercizio 2022/2023 (-123,7 milioni) e della movimentazione della riserva da fair value attività finanziarie (+1,1 milioni). Al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 339,9 milioni, in aumento di 186,9 milioni rispetto a un anno prima (153 milioni).

Tornando al rafforzamento patrimoniale, l’azionista di controllo, la holding Exor (-0,41% alla Borsa di Amsterdam), si è impegnata a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di propria pertinenza, pari al 63,8%, e ha inoltre manifestato la propria disponibilità ad effettuare versamenti in conto futuro aumento di capitale per 128 milioni di euro circa.