Negli scorsi giorni la famiglia Rocca, e in particolare i fratelli Gianfelice e Paolo, hanno incassato in Lussemburgo dalla holding di famiglia San Faustin, insieme ad altri soggetti, un dividendo relativo al bilancio del 2022 di quasi 194 milioni di dollari (al cambio attuale circa 172,5 milioni di euro).
Come riporta l’edizione di questa settimana de La Repubblica Affari & Finanza, la somma è arrivata dalla holding San Faustin, basata nel Granducato e presieduta da Gianfelice, che è capo di tutti i business della famiglia. Lo stesso Gianfelice nel recente passato era stato accostato all’Inter come uno dei potenziali soggetti interessati all’acquisizione del club attualmente in mano alla famiglia Zhang. Ipotesi poi seccamente smentita attraverso una nota ufficiale del gruppo Technit.
Questo maxi dividendo arriva in un momento non ottimo per una delle aziende chiave della holding. Infatti, nel 2023 la Tenaris, gigante nella produzione di tubi in acciaio per il settore energetico, ha perso oltre il 18% del suo valore in Borsa e negli ultimi 12 mesi guadagnare solo il 10%. Inoltre il management della società ha già avvertito gli azionisti che «il giro d’affari nell’area americana sarà influenzato da prezzi più bassi e da una riduzione della marginalità dell’attività di perforazione negli Usa. Le vendite e i margini potrebbero mostrare un graduale calo su base sequenziale nel corso del resto del 2023».
La holding San Faustin, fondata nel 1946 in Uruguay dallo zio di Gianfelice e e Paolo, Agostino Rocca, è posseduta dalla famiglia per il 39,7% del capitale e il 51% dei diritti di voto attraverso la fondazione olandese Rp Stak mentre il 60% è in mano a società e trust diversi, la gran parte dei quali offshore, che fanno riferimento a famiglie come i Bonatti, gli Einaudi, gli Alliata di Montereale, i Pinero e Marco Drago, patron del gruppo De Agostini che nel board della San Faustin ha appena lasciato il posto al figlio Nicola.
I numeri del 2022, appena depositati, danno l’idea della consistenza di un gruppo che detiene asset totali per 44,6 miliardi di dollari, occupa 76mila addetti e che da San Faustin arriva alla Techint Holding, che controlla le due quotate (la principale Tenaris e Ternium) e attraverso l’olandese Arotec Investments detiene la Teur, capogruppo che in Italia controlla Tenova (engineering) e il gruppo ospedaliero Humanitas (quella di Rozzano è la sede scelta dall’Inter per gli esami medici dei propri calciatori e per le visite dei nuovi acquisti).
I ricavi di San Faustin anno su anno sono saliti da 27,1 a 33,5 miliardi di dollari, ebitda ed ebit si sono mantenuti stabili rispettivamente a 9,8 e 6,4 miliardi, chiudendo con un utile quasi invariato di 5 miliardi. Scomponendo il fatturato, 25,7 miliardi vengono dal settore Industrial Products, 2,2 dalla Energy Division, 1,6 miliardi da Engineering & Construction e 1,1 miliardi dall’Healthcare. In Italia i Rocca hanno visto crescere i ricavi da 1,6 a 1,8 miliardi, ma l’utile è diminuito da 92 a 86 milioni. L’aumento del fatturato è in larga parte riconducibile ai 578 milioni arrivati da Tenova (+158 milioni nell’anno), che occupa 2.270 addetti, grazie alla forte crescita degli ordini nelle divisioni Metals e Mining.
I ricavi provenienti dal business del gruppo Humanitas (9 ospedali e 21 centri poliambulatoriali) hanno oltrepassato il miliardo nonostante l’attività del primo semestre sia stata ancora condizionata dalla pandemia. E qualche settimana fa al gruppo s’è aggiunto il nuovo acquisto, la Clinica Sedes Sapientiae a Torino.