Manca ancora oltre un anno al via della nuova Champions League, con un format rivisto a 36 squadre e a girone unico. Un restyling – quello della massima competizione europea per club – che aumenterà il numero di partite complessivo della manifestazione e si pone l’obiettivo di portare i ricavi da diritti televisivi a un totale di 5 miliardi di euro.
Nonostante il via del nuovo torneo sia ancora lontano, la UEFA si sta muovendo per tempo e ha già assegnato in diversi territori i diritti di trasmissione delle gare. Tra questi anche l’Italia, con Amazon che ha già annunciato ufficialmente di avere mantenuto la migliore partita del mercoledì in esclusiva su Prime Video, mentre il resto degli incontri sarà trasmesso da Sky.
Manca ancora l’annuncio ufficiale della pay-tv di Comcast, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, ma quel che è certo è che Sky avrà finalmente la gran parte del prodotto in esclusiva. Per l’ultimo triennio (2021-2024) l’emittente è stata sanzionata con un divieto di esclusive via web, tanto che Mediaset – al netto delle gare in chiaro – ha trasmesso gli stessi incontri di Sky a pagamento sulla sua piattaforma Infinity+.
Questa volta, invece, Sky avrà l’esclusiva sul prodotto e sarà sua la scelta delle piattaforme per la trasmissione degli incontri. Al netto di satellite e internet (anche tramite la tv online NOW) è interessante il tema della partita in chiaro, che nel triennio attualmente in corso è trasmessa da Mediaset su Canale 5 (la migliore sfida del martedì).
Da regolamento Sky non è obbligata a mandare in onda un incontro gratuitamente e – sulla carta – potrebbe decidere di mantenere l’accesso alla Champions riservato ai soli abbonati. Nella delibera AgCom sugli eventi di rilevanza per la società e per i quali è assicurata la copertura in chiaro, si fa riferimento solamente a «finale e semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane».
Si tratta chiaramente solo di un’ipotesi formulata sulla base di quanto previsto dai regolamenti, ed è verosimile immaginare che la pay-tv aprirà anche alla trasmissione di una partita in chiaro per ogni turno (o con qualche formula diversa), probabilmente su TV8, il canale del digitale terrestre già utilizzato per trasmettere i match di Europa League e di Conference League.
Questo chiaramente se Sky decidesse di mantenere per sé il prodotto nella sua interezza. La questione si lega a doppio filo anche alla partita per i diritti tv della Serie A per il ciclo 2024-2027, che potrebbe vedere anche la pay-tv di Comcast protagonista e pronta magari a sfidare DAZN, che ha già annunciato a più riprese di essere in prima linea per il massimo campionato italiano.
Mancando ancora più di un anno al via della nuova Champions, sulla base di quello che accadrà con i diritti tv della Serie A è possibile che si aprano scenari differenti. Sky potrebbe mantenere il prodotto in esclusiva oppure – qualora lo ritenesse opportuno per la sostenibilità del business – aprire magari alla cessione della partita in chiaro a una delle due emittenti che negli ultimi anni sono state protagoniste da questo punto di vista: Rai o Mediaset.