Fabio Paratici potrebbe dover lasciare il suo incarico di direttore sportivo del Tottenham: la FIFA ha dichiarato infatti di aver esteso a tutto il mondo il divieto impostogli in Italia dopo che la sua ex squadra, la Juventus, è stata giudicata colpevole nell’ambito del processo della giustizia sportiva sul caso plusvalenze, anche se per renderla definitiva bisognerà attendere la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni sul ricorso. Paratici, entrato a far parte degli Spurs nel 2021, era tra i numerosi ex e attuali dirigenti della Juventus che hanno ricevuto lunghe squalifiche.
La sua inibizione di 30 mesi (su cui appunto pesa il ricorso presentato al Coni) inizialmente si applicava solo al calcio italiano, ma la FIFA ha dichiarato al The Guardian che la sanzione sarà estesa: «La FIFA può confermare che, a seguito di una richiesta della Federcalcio italiana (FIGC), il presidente del comitato disciplinare ha deciso di estendere le sanzioni inflitte dalla FIGC a diversi dirigenti di calcio in modo che abbiano effetto a livello mondiale».
La Juventus ha negato l’illecito e sia il club che Paratici hanno presentato ricorso. La mossa della FIFA arriva mentre il Tottenham cerca un sostituto per Antonio Conte, che domenica ha lasciato di comune accordo il suo incarico di allenatore. Martedì il Tottenham ha pubblicato un’intervista estesa a Paratici in cui ha descritto la partenza di Conte come «la decisione giusta» e ha invitato tutti nel club a concentrarsi sul finale di stagione.
L’attaccante Son si è detto rattristato per l’uscita di Conte e si sente responsabile. «Come giocatore, sono davvero dispiaciuto. È un allenatore di livello mondiale e abbiamo fatto un grande viaggio insieme. Avrei dovuto giocare meglio. Mi sento responsabile della sua partenza, perché non ho aiutato più di tanto il club».