E’ degli scorsi giorni la notizia che vuole lo sceicco del Qatar, Jassim Bin Hamad Al-Thani, pronto a presentare un’offerta da capogiro per l’acquisto del Manchester United. La cifra offerta per mettere le mani sullo storico club inglese, potrebbe oscillare secondo le indiscrezioni addirittura tra i 5 e i 6 miliardi di sterline – al cambio attuale si tratterebbe di una cifra tra i 5,6 e i 6,8 miliardi di euro – e rappresenterebbe un record, non solo per l’entità dell’offerta, ma anche perché supererebbe ogni tetto mai esistito per l’acquisto di una società sportiva.
Ma non solo, anche il miliardario britannico, Sir James Ratcliffe, potrebbe essere ancora della partita, innescando potenzialmente un nuovo gioco a rialzo, senza dimenticarsi del fondo Elliot, noto alle nostre latitudini per essere stato il proprietario del Milan, parrebbe interessato, anche se solo per una quota di minoranza, a entrare nella compagine sociale del Manchester United.
Tutto questo interesse spinge a pensare che, lato investitori reali, lo United avrebbe un notevole potenziale inespresso, non correttamente rappresentato dai listini.
Va infatti considerato che, se per il mondo latino, il club “planetario” è indubbiamente il Real Madrid, per quello anglosassone l’equipollente – anche se meno blasonato – dei Blancos sono senz’altro i Red Devils.
Per tradizione, per storia e caratura dei giocatori che hanno indossato la mitica maglia rossa, per aver alzato per primi la Coppa dei Campioni in Inghilterra, la fama del Manchester è indiscussa.
Football Affairs offerta record United – una possible lezione per la Serie A
Ma la valutazione record dei Red Devils e la querelle scatenatasi sulla sua compravendita, possono diventare elementi di traino per altri affari in ambito calcistico?
Pensando alla Serie A, tra i nomi più nobili del campionato, è l’Inter il club potenzialmente su piazza e l’esperienza dello United potrebbe far scuola al club nerazzurro?
Il Football Affairs di questa settimana, come sempre a cura del direttore, Luciano Mondellini, si pone questi interrogativi e prova a darvi risposta, comparando il comparto calcistico ad altri settori industriali e cercando di capire quali rapporti, di forza e di interesse, lo legano con il mondo degli investitori che conta davvero.