Football Affairs, il futuro di San Siro e il "divorzio" tra Inter e Milan

Archiviata la pratica elettorale delle regionali l’argomento San Siro è pressoché scomparso dai discorsi dei politici lombardi e non. Così le decisioni sulla Scala del calcio sono tornate esclusiva dei…

Football Affairs San Siro divorzio Inter Milan

Archiviata la pratica elettorale delle regionali l’argomento San Siro è pressoché scomparso dai discorsi dei politici lombardi e non. Così le decisioni sulla Scala del calcio sono tornate esclusiva dei diretti interessati, ovvero Inter, Milan e il comune di Milano.

Nel corso della settimana il Meazza è balzato agli onori delle cronache non tanto per il suo destino in sé, quanto più perché, per la prima volta da che si è iniziato a parlare di nuovo impianto, demolizione, restyling e quant’altro, Inter e Milan non si sono mossi nella stessa direzione.

La “fuga in avanti”, definiamola così, è arrivata dalla mossa del Milan che ha annunciato di aver individuato nell’area dell’ippodromo La Maura, una potenziale zona ideale per realizzare il nuovo impianto di proprietà.

Football Affairs San Siro divorzio Inter Milan e il destino del Comune di Milano

Un annuncio che ha spiazzato i “cugini” nerazzurri, come ha ribadito l’amministratore delegato, Alessandro Antonello, per il quale la via maestra è sempre stata quella di un “nuovo San Siro” – a due passi da quello attuale – da realizzare assieme al Milan.

Tuttavia, il manager nerazzurro ha rilanciato con il cosiddetto “piano B” dell’Inter: il club sarebbe infatti non solo pronto a muoversi a sua volta in autonomia ma avrebbe addirittura già individuato lo spazio per la nuova casa nerazzurra, nell’area Cabassi nel comune di Rozzano.

In questo scenario ipotetico a farne le spese sarebbe il solo Comune di Milano che, orfano degli affitti sborsati dai due club, si troverebbe di colpo ad avere un buco in cassa di circa dieci milioni di euro tra affitti mancati e spese di manutenzione da sostenere.

Nel nuovo appuntamento con il Football Affairs, il direttore Luciano Mondellini, riaccende l’attenzione sul destino di San Siro esaminando le dichiarazioni delle ultime settimane e le volontà delle due proprietà, nonché i piani a lungo termine, che si celano dietro a queste.