Tifosy e Fasanara: un fondo da 500 mln per investire nel calcio

Un nuovo fondo di investimento con l’obiettivo di trarre profitto dal calcio. E’ quello che puntano a lanciare Fasanara Capital (che gestisce asset per 4 miliardi di dollari) e Tifosy…

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(Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images)

Un nuovo fondo di investimento con l’obiettivo di trarre profitto dal calcio. E’ quello che puntano a lanciare Fasanara Capital (che gestisce asset per 4 miliardi di dollari) e Tifosy Capital & Advisory per raccogliere fino a 500 milioni di dollari da prestare alle società. Gli investitori verrebbero poi ripagati dai futuri flussi di reddito, come i trasferimenti dei calciatori o la vendita dei biglietti per le partite.

In un mondo in cui i fondi sono diventati ormai protagonisti, quello di Fasanara e Tifosy si concentrerà sui crediti sportivi: i vari flussi di cassa che entrano ed escono dalle società sportive, come i diritti di trasmissione e la vendita dei biglietti. Fasanara gestirà il portafoglio prestiti, con le operazioni portate avanti direttamente da Tifosy.

Il fondo – spiega Bloomberg – offrirà ai club più piccoli dei primi cinque campionati europei un accesso immediato al capitale per acquistare giocatori o investire in infrastrutture. «Al di sotto dei top club c’è un settore inefficiente. C’è molto valore nelle risorse di questi club», ha commentato Fausto Zanetton, amministratore delegato di Tifosy. Il nuovo fondo fornirà finanziamenti basati sul valore delle attività nel bilancio di un club, prestando fino a un quarto del valore della rosa.

Fasanara Capital, del resto, è specializzato nel cosiddetto finanziamento dei crediti commerciali e alla fine dello scorso anno ha raccolto circa 350 milioni di euro (372 milioni di dollari) per fondi su misura da investire nel prodotto. La società ha iniziato a concedere prestiti alle squadre di calcio circa un anno fa e ora sta aprendo l’attività a investitori esterni, ha affermato l’amministratore delegato Francesco Filia. Il fondo ha finora stretto accordi con circa 10 club e prevede di lavorare con un massimo di 30 società in totale.