Limite salariale: Barcellona ok, ma il futuro fa paura

Nella serata di ieri la Liga spagnola ha presentato i nuovi limiti salariali per i club di prima e seconda divisione. L’aggiornamento che ha fatto seguito al mercato invernale non…

Barcellona costo rosa
(Foto: PAU BARRENA/AFP via Getty Images)

Nella serata di ieri la Liga spagnola ha presentato i nuovi limiti salariali per i club di prima e seconda divisione. L’aggiornamento che ha fatto seguito al mercato invernale non ha fatto registrare variazioni particolarmente sconvolgenti, ma le cose potrebbero cambiare in maniera netta per alcuni club a partire dalla prossima estate.

La società che più di tutte si trova al centro dell’attenzione è il Barcellona, colpita in questi ultimi giorni dallo scandalo arbitrale rinominato “caso Negreira”. La società ha versato negli anni quasi 7 milioni di euro a Enriquez Negreira, all’ex vicepresidente del Comitato tecnico degli arbitri, per assicurarsi «che non fossero prese decisioni arbitrali contro il Barcellona, cioè che tutto fosse neutrale».

Un caso che il presidente della Liga, Javier Tebas, ha commentato duramente proprio nella serata di presentazione dei limiti salariali aggiornati: «Se Laporta non può spiegare cosa è successo realmente dovrebbe dimettersi. Laporta ha rilasciato alcune dichiarazioni superficiali. Dice che a quanto pare è una cosa che facevano tutti i club, però una cosa è mettere sotto contratto un ex arbitro, un’altra è che questo ex arbitro faccia parte del Comitato».

«È un tema che mi piacerebbe fosse chiarito, anche se è passato tanto tempo. Secondo noi ci sono indizi sufficienti perché ci sia una denuncia da parte dei club e l’indagine prosegua, tutte le società sono assai preoccupate. Abbiamo denunciato presso FIFA e UEFA altri club europei come PSG, Manchester City o Juventus per altre cose, se ci sono gli elementi faremo lo stesso con il Barcellona. Se qui il reato è prescritto, andremo presso quegli organi dove non lo è. Faremo ciò che dobbiamo fare, anche se è coinvolta una squadra spagnola», ha aggiunto.

Barcellona costo rosa – Il bilancio del club blaugrana e le leve economiche 

Tuttavia, i problemi del Barcellona non si esauriscono con questa vicenda. Anche sul fronte del limite salariale, se la situazione attuale ha stabilito la cifra massima per i catalani in poco più di 648 milioni di euro, lo stesso non si potrà dire per la prossima estate. In vista della prossima stagione, il club blaugrana deve ridurre la propria massa salariale di circa 200 milioni di euro per rientrare nei parametri e fare sì che i costi siano pari a circa il 60-70% dei ricavi.

Il bilancio 2021/22 – e lo stesso sarà per quello 2022/23 – sono stati infatti influenzati da operazioni straordinarie che il Barcellona ha portato a termine durante questa estate. Quella con Sixth Street per la cessione del 25% dei ricavi da diritti televisivi fino al 2047 (il 10% ricade nel bilancio 2021/22 e il 15% nel bilancio 2022/23) e quelle con Socios.com e Orpheus Media per la cessione del 49% della filiale audiovisiva del club, i Barça Studios (una quota del 24,5% ceduta a ciascuna società).

Queste leve economiche, essendo straordinarie, hanno sistemato i conti del club e consentito di poter operare sul mercato con un determinato limite, ma il loro effetto si esaurirà. Lo ha spiegato chiaramente lo stesso Javier Gomez, Direttore Generale della Liga, durante l’evento che si è tenuto proprio ieri sera, facendo un esempio generale e riferendosi poi ai blaugrana.

Barcellona costo rosa – I chiarimenti di Javier Gomez

«Quando un club fa operazioni straordinarie che danno un picco di ricavi, che spariscono negli anni successivi, come la cessione dei diritti tv o in caso di qualificazione alla Champions episodica (un club che non partecipa continuativamente al torneo, ndr), l’anno in corso è coperto, ma per quelli seguenti bisogna presentare un piano che ci dica come la società si comporterà nelle stagioni successivi e andremo a valutarlo assieme», ha raccontato Gomez.

«Il Barcellona ha fatto operazioni non ricorrenti (quelle con Sixth Street, Socios.com e Orpheus Media, ndr), che gli han consentito di coprire i costi. Per la prossima stagione dovrà continuare a portare avanti operazioni che gli consentano di mantenere la rosa che è stata costruita, oppure dovranno ridurre la massa salariale, o ancora un mix delle due cose», ha concluso Gomez.

Questo significa che se non con una spinta ai ricavi, che appare comunque complicata per il 2023/24 considerando anche il trasferimento dal Camp Nou a Montjuic per proseguire con i lavori sullo stadio, il Barcellona dovrà intervenire pesantemente per tagliare i costi, abbassando degli ingaggi o – in alternativa – vendendo dei calciatori che possano magari garantire plusvalenze importanti.