Juventus-Atalanta è stata la prima partita di Serie A per la “nuova” società bianconera sotto la guida di Gianluca Ferrero come presidente. Ma è stata anche la prima gara giocata dalla formazione di Massimiliano Allegri con la penalizzazione di 15 punti decisi dalla Procura FIGC in merito alla indagine sulle plusvalenze registrate dalla Juve nelle ultime stagioni.
Nel merito è intervenuto l’amministratore delegato Maurizio Scanavino, fresco di nomina, ha parlato nel prepartita ai microfoni di DAZN: «Chiaramente riteniamo questa sentenza assolutamente ingiusta e iniqua. Sosterremo con convinzione e forza la nostra difesa ma sempre con professionalità e rispetto, nei modi e nelle sedi opportune».
L’ad bianconero ha anche preso le distanze dalla minacce ricevute dal presidente della FIGC Gabriele Gravina e dal procuratore Chinè arrivate da alcuni tifosi della Juve dopo la sentenza di penalizzazione: «A nome di tutta la società vorrei prendere le distanze da quegli pseudotifosi che hanno usato linguaggio di odio e minacce nei confronti del presidente della Figc Gravina e del procuratore Chinè».
Sulle prossime mosse della società in merito a questa vicenda: «Nei prossimi giorni attendiamo le motivazioni, che dovrebbero arrivare entro fine mese, e sicuramente faremo appello al Coni per sostenere le nostre posizioni. Abbiamo posizioni molto solide e molto chiare, peraltro già accettate con successo nel percorso ordinario. In aggiunta a queste pensiamo di averne addirittura altre: continueremo su questo percorso. Che sia una sentenza ingiusta non lo riteniamo evidentemente solo noi della Juve e i nostri tifosi: ho apprezzato e ringrazio i tifosi delle altre squadre e gente che è nel calcio da tanto tempo, che hanno compreso l’esagerazione e l’iniquità di queste decisioni. Credo che abbiano compreso che la giustizia federale può comportarsi in modo sommario e ingiusto, e questo crea preoccupazione, perché oggi succede alla Juventus e domani può succedere a qualunque altra squadra».
Sulla nuova linea societaria anche nell’affrontare una questione delicata come questa e le prossime udienze sul caso stipendi: «Ognuno ha le proprie caratteristiche, non dobbiamo scollegarci da nulla. Noi siamo un pool di professionisti con una serie di competenze dedicate alla gestione della società, della parte sportiva e delle problematiche giudiziarie. Non credo che il presidente Ferrero volesse prendere le distanza dalla passata gestione, ma solo dire che avremo un approccio competente e rispettoso».
La sentenza della Procura federale ha però coinvolto dirigenti che ancora ricoprono un ruolo nella dirigenza della Juve come il direttore sportivo Federico Cherubini. In merito Scanvino ha dichiarato: «Cherubini ha un ruolo di direttore sportivo e dunque diverse mansioni, chiaramente è inibito da fare una serie di attività tra cui il calciomercato. Ci siamo organizzati rapidamente e reagito immediatamente, ho trovato grande compattezza, e abbiamo deciso di nominare Francesco Calvo Chief Football Officer a cui riporteranno gli altri. Per le operazioni di mercato, Francesco mi aiuterà direttamente insieme a Giovanni Manna, attuale direttore sportivo della Next Gen, che ha grande competenza anche per il calciomercato».
Scanavino ha concluso il suo intervento con una dichiarazione anche sulla squadra, incontrata appena dopo la sentenza di penalizzazione: «Ho visto grande compattezza a partire dal primo incontro di ieri mattina con l’allenatore e poi quello con la squadra, sono alla prima esperienza e forse per questo per certi versi ha un po’ sorpreso anche me. Ho trovato un gruppo estremamente sereno e determinato. Avevamo già avuto modo rappresentare la situazione che la società sta vivendo, quindi erano preparati, e i messaggi che hanno dato sui social confermano l’umore e la situazione».