Niente nuovo stadio: il ManCity studia l’ampliamento dell'Etihad

Sono diverse le società che in questo momento di pausa del calcio giocato stanno portando avanti progetti che erano in cantiere da qualche tempo e ora stanno vedendo una accelerata….

Etihad Stadium

Sono diverse le società che in questo momento di pausa del calcio giocato stanno portando avanti progetti che erano in cantiere da qualche tempo e ora stanno vedendo una accelerata. Non in Italia, ma in tante altre città europee si sta procedendo con i lavori di ammodernamento: Barcellona, Madrid, Londra, per fare alcuni esempi e ora Manchester, sponda City.

Con un comunicato sul proprio sito ufficiale, il club campione d’Inghilterra in carica ha ufficializzato l’avvio degli studi di fattibilità per ampliare la capacità dell’Etihad e portare così i posti a sedere, dagli attuali 53.400, a oltre 60.000.

Lavori che vanno avanti, coinvolgendo sempre aree nuove, come quando nel 2015 si è conclusa la costruzione di un terzo anello della tribuna sud. Al tempo erano stati ottenuti i permessi per la tribuna nord che sarà quella che andrà a subire i lavori una volta approvato il piano di fattibilità, a cui possono partecipare anche i tifosi mandando i loro suggerimenti in un forum creato per la situazione.

Le ultime proposte affrontate significherebbero l’estensione della tribuna nord in un contesto che includerebbe la costruzione di un nuovo negozio e museo del club così come l’albergo. La fan zone di City Square sarebbe ampliata e ricoperta di nuovi punti ristoro. Il processo di valutazione e dibattito avrà luogo nel corso del prossimo anno.

Il club inglese ha affermato che stanno «intraprendendo studi di fattibilità per sviluppare un’esperienza per i fan di prim’ordine e una destinazione di intrattenimento e svago per tutto l’anno all’Etihad Stadium. I fan e la comunità sono invitati a condividere qualsiasi opinione iniziale, incluso ciò che vorrebbero vedere all’Etihad Stadium in futuro, o qualsiasi questione che vorrebbero che il club affrontasse, prima delle consultazioni formali all’inizio del 2023».