Uscire dal calcio europeo quando si è ancora al vertice. Un’affermazione forte che non lascia spazio a interpretazioni. Parrebbe, secondo il Financial Times, essere questa riflessione alla base della decisione della Fenway Sports Group fondata da John Henry di mettere in vendita il Liverpool.
Ma occorre andare con ordine.
Henry, businessman statunitense, fondatore di Fenway Sports Group, holding che detiene oltre al team di Premier League, anche la squadra di baseball Boston Red Sox e di hockey Pittsburgh Penguins, ha deciso negli scorsi giorni di mettere su piazza il Liverpool, dando un ultimo scossone al calcio dei club prima di passare il testimone a quello delle nazionali con l’avvio dei Mondiali in Qatar.
E così, uno dei club più blasonati dell’Inghilterra, nonché attore di primo piano del gotha del calcio europeo che conta, è prossimo a essere messo in vendita, con un prezzo non inferiore ai 3 miliardi di sterline (circa 3,5milioni di euro) indicandolo come base di partenza e lasciando dunque intendere che si tratterà a tutti gli effetti di un’asta e che il prezzo potrà solo aumentare.
Football Affairs Liverpool in vendita – le ragioni dietro la scelta di Henry
Ma perché il businessman Henry ha deciso di mettere in vendita un club che appassiona – per dirla con un eufemismo – milioni di tifosi anche fuori dal perimetro cittadino, guidato da uno degli allenatori più rispettati in Europa, Klopp, e che vanta in bacheca sei Champions League e 19 titoli inglesi?
La risposta è da trovarsi nell’affermazione in apertura: l’apice raggiunto dal Liverpool negli ultimi anni non è facilmente mantenibile e, conti alla mano, per i vertici della FSG parrebbe essere il momento giusto se si considera che quando fu acquistato, dodici anni fa, il Liverpool passò di mano a un valore di circa 300 milioni di sterline.
Non occorre neanche tanta dimestichezza con i numeri dunque per capire che tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita – ricordando che si tratta di un floor price – la società fondata da Henry è destinata a incassare una plusvalenza da capogiro.
Football Affairs Liverpool in vendita – cosa può imparare la Serie A
E in tutto questo la Serie A?
Se come osservato in diverse occasioni, la Premier League di oggi è la Serie A degli anni ’90 pare inimmaginabile che una società italiana possa ambire a una valutazione come quella del Liverpool.
Dopo il passaggio di mano del Milan la scorsa estate, l’altro grande club su piazza parrebbe essere l’Inter che, se vedesse confermate le indiscrezioni, avrebbe una valutazione analoga ai cugini rossoneri ossia di 1,2miliardi di euro.
Ben lontana dalla base d’asta del Liverpool così come sono ben remote le possibilità di aver un ritorno dall’investimento da parte della famiglia Zhang, considerato lo stato debitorio del club nerazzurro.
Nel Football Affairs di questa settimana il direttore Luciano Mondellini torna a tracciare assi tra il calcio della Penisola e quello di Albione, in un appuntamento tutto da gustare prima di passare la palla al calcio mondiale di Qatar 2022.