Dai 95 milioni di rosso del 2010/11 agli oltre 190 milioni di perdite del 2020/21. E’ questa la fotografia dell’inizio e della fine dell’ultimo decennio della Juventus, che mette agli estremi gli esercizi peggiori in termini di risultati netti e – per una fortuita coincidenza – anche di risultati sportivi, dato che in queste due stagioni lo Scudetto ha preso entrambe le volte la direzione delle due sponde del Naviglio milanese.
In mezzo nove anni di trionfi e di un percorso che ha gradualmente riportato il club all’utile tra il 2014 e il 2017, salvo poi fare sprofondare nuovamente la società bianconera nel profondo rosso tra l’operazione che ha portato all’acquisto di Cristiano Ronaldo e gli effetti dell’emergenza Coronavirus.
In totale, nelle ultime 11 stagioni, la Juventus ha fatto registrare un rosso aggregato di 457,2 milioni di euro, dando per buoni i -190 milioni del 2020/21 (ancora da confermare ufficialmente) calcolati sommando il rosso di 113 milioni del primo semestre e, secondo i dati della semestrale di Exor, i 77 milioni di perdite del secondo semestre.
Va detto infatti che per avere la conferma definitiva bisognerà attendere la metà di settembre, quando il club comunicherà ufficialmente i dati del bilancio 2020/21. Per esempio, nella stagione 2019/20 il progetto di bilancio era stato riscritto per incorporare gli effetti della svalutazione del contratto di Gonzalo Higuain.
Una di queste poste straordinarie potrebbe riguardare l’operazione Cristiano Ronaldo, dove la società bianconera ha fatto registrare un impatto economico negativo per 14 milioni di euro.
Tornando all’evoluzione del risultato netto, la stagione 2010/11 portò a un -95 milioni a causa di costi in crescita e ricavi in calo anche a seguito della mancata partecipazione alla UEFA Champions League. Da lì iniziò un percorso che – grazie a ricavi in crescita – portò già a dimezzare le perdite nel 2011/12.
Meglio è andata nella stagione successiva, quella 2012/13, quando la crescita dei proventi da diritti televisivi spinse i ricavi (portandoli a oltre 280 milioni) e consentì al club bianconero di chiudere con un risultato negativo di poco inferiore ai 16 milioni di euro.
Ancora perdite per 6,7 milioni nel 2013/14 (con ricavi superiori ai 315 milioni), salvo poi tagliare il traguardo dell’utile (2,3 milioni di euro) nella stagione 2014/15. Un risultato possibile, anche in questo caso, grazie ai maggiori ricavi da diritti televisivi e da un fatturato complessivo pari a 348 milioni di euro.
Risultato in linea anche nel 2015/16, quando a una nuova crescita dei ricavi (387 milioni) si somma un aumento proporzionale dei costi. Ma è nel 2016/17 che la Juventus raggiunge il suo risultato migliore con un utile di 42,6 milioni di euro.
E’ l’anno del doppio salto in termini di ricavi, che passano dai 387 milioni dell’esercizio precedente a 562 milioni di euro. Gran parte del merito è da assegnare all’operazione che riportò Pogba alla Juventus e che spinse i proventi da gestione diritti calciatori fino a 150 milioni di euro (contro i 46 dell’anno precedente).
Poi, il ritorno al rosso nel 2016/17 (minori plusvalenze e meno ricavi da diritti tv) e la successiva decisione di imbarcarsi nell’operazione Cristiano Ronaldo, che – unita all’emergenza Coronavirus – avrebbe pesato sui successivi risultati finanziari del club bianconero.
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La Juventus, infatti, fece registrare nel 2018/19 un rosso di quasi 40 milioni nonostante ricavi in crescita a 621 milioni di euro (+117 mln rispetto all’anno precedente), ai quali si andavano a contrapporre costi in crescita per 100 milioni di euro (il solo CR7 pesava per circa 86 milioni di euro sui conti della società).
Nel 2019/20 la situazione si aggrava, complice la pandemia, e i ricavi tornano ai livelli del 2016/17 (573 milioni di euro), portando a un rosso di 89 milioni circa che non viene ulteriormente peggiorato solo grazie ai 172 milioni di euro di plusvalenze ottenuti – tra le altre – grazie alle operazioni che hanno coinvolto i vari Cancelo, Kean e Pjanic.
Infine, le perdite legate al bilancio 2020/21, che salvo ulteriori aggiustamenti – possibili per esempio a seguito della svalutazione di Cristiano Ronaldo – dovrebbero aggirarsi intorno ai 190 milioni di euro. Un dato che risente del calo dei ricavi da gestione dei diritti dei calciatori e dell’Allianz Stadium completamente chiuso durante tutta la stagione.