JPMorgan: «Pronti comunque a supportare il calcio»

Il co-presidente e Chief Operating Officer di JPMorgan Daniel Pinto è stata una delle figure centrali della nuova Superlega. Come noto, la banca d’affari statunitense si è schierata in prima…

European Super League reaction The logo of J.P.Morgan, the US investment bank financing the European Super League is see

Il co-presidente e Chief Operating Officer di JPMorgan Daniel Pinto è stata una delle figure centrali della nuova Superlega. Come noto, la banca d’affari statunitense si è schierata in prima linea per il progetto, pronta a finanziare il nuovo torneo con un prestito da 3,5 miliardi di euro.

Il tentativo di costruire una nuova competizione parallela alla UEFA Champions League – il massimo evento calcistico europeo per club – è però durato solamente 48 ore, naufragando (almeno per il momento) sotto le pressioni di governi nazionali, soprattutto quello inglese, tifosi e istituzioni.

Questa mattina in una nota la banca ha fatto sapere di aver «chiaramente valutato male come questo accordo sarebbe stato considerato dalla comunità calcistica in generale e come potrebbe avere avuto un impatto su di essa nel prossimo futuro. Impareremo da tutto questo».

Ora, ai microfoni di Bloomberg, lo stesso Pinto è intervenuto per dire la sua sulla Superlega: «Ci aspettavamo che ci fosse molta emotività in gioco, si tratta di calcio, ma non credo che ci sia un danno reputazionale», ha esordito nella trasmissione “Front Row”.

«Noi abbiamo messo a disposizione un prestito per un cliente. Non è nostro compito decidere quale sia il modo migliore per cui il calcio debba operare in Europa e nel Regno Unito», ha sottolineato Pinto a proposito del ruolo di JPMorgan.

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«Quindi, speriamo che la Superlega, la UEFA, la FIFA e i campionati nazionali si riuniscano e decidano assieme quale sia la strada, quella della Superlega o qualsiasi altra, e che da lì in avanti il mondo del calcio migliori per tutti», ha proseguito ancora.

«Se in questo processo, questo accordo (quello della Superlega ndr) sarà portato a termine o se ci sarà qualsiasi altra strada attraverso la quale potremo dare supporto al mondo del calcio lo faremo», ha concluso.