Come funziona il salary cap della Liga spagnola

Come funziona salary cap Liga – E’ stata pubblicata nella giornata di ieri quella che può essere definita come la “fotografia” della situazione economica dei club della Liga. La società…

Come funziona salary cap Liga

Come funziona salary cap Liga – E’ stata pubblicata nella giornata di ieri quella che può essere definita come la “fotografia” della situazione economica dei club della Liga. La società che riunisce i 42 club di prima e seconda divisione ha pubblicato la tabella del “salary cap”, il tetto salariale che i gestori dei maggiori campionati spagnoli impongono ai club.

Tecnicamente, questo tetto salariale è definito “limite di costo della rosa sportiva”. Si tratta in pratica di un limite di spesa che ogni club propone e giustifica, nel rispetto del budget a disposizione, lasciando all’Autorità di convalida della Liga il compito di approvare il limite proposto.

Qualora questo limite non fosse considerato adeguato, la stessa Autorità può chiedere di rettificare la cifra fino ad ottenere un importo che garantisca la stabilità finanziaria del club. Si tratta, tuttavia, di un limite che le società non devono necessariamente raggiungere. Esse devono comunque rimanere al di sotto della cifra indicata e resa nota dalla Liga spagnola in un comunicato pubblicato sul proprio sito.

Come funziona salary cap Liga – Le voci di spesa

Come si evince dal regolamento della Liga, il “limite di costo della rosa sportiva” comprende diverse voci:

  • Le retribuzioni salariali, fisse o variabili
  • Le retribuzioni per cessioni dei diritti d’immagine collettivi o individuali
  • Gli ammortamenti dei costi di acquisizione dei calciatori
  • Le quote della previdenza sociale
  • Indennizzi a carico dei club per la fine dei rapporti di lavoro
  • I costi per la retribuzione (o di altro tipo) di giocatori ceduti a titolo temporaneo ad altre società

Come funziona salary cap Liga – I dati 2020/21

Dunque, anche per il 2020/21 la Liga ha pubblicato per ogni club di prima e seconda divisione i limiti di spesa per la stagione. Come ogni anno, sono stati resi pubblici i dati per i 42 club professionistici, inevitabilmente influenzati dalla crisi portata dall’emergenza Coronavirus.

Il Barcellona è una delle squadre che è stata più danneggiata dalla pandemia, come si evince dal limite in calo di oltre 274 milioni di euro (-41,7%) rispetto alla scorsa stagione (in particolare rispetto al dato aggiornato dopo il mercato invernale del 2020).

Anche il Real Madrid ha ridotto il tetto salariale, ma i Blancos hanno a disposizione quasi 86 milioni di euro in più rispetto ai catalani. Il club di Madrid ha visto il dato calare dai 641 milioni di febbraio 2020 agli attuali 468,5 milioni di euro (-26,9%).

Il podio è completato dall’Atletico Madrid, il cui tetto salariale per la stagione 2020/21 è pari a 252,7 milioni di euro (in calo del 37,5% rispetto all’ultimo dato disponibile). Il dato aggregato dei primi tre club è passato dagli 1,645 miliardi del 2019/20 a poco più di 1,1 miliardi per la nuova stagione.

Come funziona salary cap Liga – Le parole di Tebas

«Quando in estate abbiamo iniziato a studiare la situazione, i 20 club della Liga dovevano ridurre il proprio monte stipendi di 900 milioni di euro. Oggi tra aggiustamenti ed introiti siamo a 707 milioni», ha dichiarato il presidente della Liga, Javier Tebas.

Tebas ha sottolineato che «la crisi non colpisce in maniera uguale le diverse società. Si accanisce di più con i club grandi perché hanno incassi derivanti dal ticketing decisamente maggiori, e meno con quelli i cui introiti dipendono in maniera significativa dai diritti tv».

Tebas ha aggiunto di aver letto «sui giornali di acquisti possibili già per il mercato d’inverno, che arriverà questo o quello. No, non sarà così. I grandi club devono prepararsi a un anno di transizione. Poi si vedrà. Speravamo di poter riaprire gli stadi a gennaio, e non succederà. Ora la speranza è di poterlo fare prima della fine del campionato».

Ma cosa succederebbe se un club, per esempio il Barcellona, non riuscisse a ridurre il proprio monte-stipendi e a rientrare nei parametri fissati dalla Liga? «Non si possono apportare correttivi economici tanto importanti in tre mesi, ci vuole pazienza e non ci saranno multe. Però ciò che il Barcellona non riuscirà a ridurre ora se lo porterà dietro nella prossima stagione».

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«Dipenderà anche da come finiranno l’anno a livello di tesoreria. Al momento non vedo il Barça a rischio fallimento, hanno una strategia e sono avviati verso la soluzione dei loro problemi. Certo è che devono prendere il toro per le corna», ha aggiunto.

Non è mancata anche la stoccata al Manchester City: «L’unico club che si dice possa comprare Messi è il Manchester City, e non gioca con le stesse regole degli altri. Il City non è condizionato dal Covid né da altri fattori di crisi, si finanzia in un altro modo e così è impossibile competere».

Chiusura sulla Superlega: «Un progetto clandestino che ha smesso di esserlo per 10 minuti quando ne ha parlato Bartomeu. È un progetto dannoso per chi vi partecipa e per chi non lo fa. E sarà una rovina per il fondo d’ investimento che lo vuole gestire: si divertiranno perdendo denaro».