Diritti Tv Serie A, si pensa a una gara in chiaro dal 2021

Il campionato è ripartito, e nell’attesa che giunga al termine la Lega Serie A guarda già al futuro. Domani – martedì 30 giugno – si terrà un’assemblea con aggiornamenti –…

CVC, Advent e Fsi stanno preparando un'offerta congiunta per una partecipazione del 10% nella media company della Serie A

Il campionato è ripartito, e nell’attesa che giunga al termine la Lega Serie A guarda già al futuro. Domani – martedì 30 giugno – si terrà un’assemblea con aggiornamenti – tra le altre cose – sulla commercializzazione dei diritti televisivi per il ciclo 2021-2024.

Sul tavolo anche la questione beIN e il contenzioso con Sky: la pay tv non ha versato l’ultima rata per i diritti di questa stagione (131 milioni) e dal 1° luglio dovrebbe versare la prima della prossima. Per questo motivo, la Lega ha già presentato una ingiunzione di pagamento al tribunale civile di Milano, ed è convinta che presto il giudice potrebbe obbligare Sky a versare la somma in questione, più gli interessi.

Inoltre, i presidenti hanno lanciato un ultimatum all’emittente di Comcast: se non paga entro il 12 luglio, verrà staccato il segnale. Ad ora non filtrano segnali positivi, Sky avrebbe voluto un accordo per la stagione 2020/21, con uno sconto consistente (oltre 100 milioni), sul modello Bundesliga. Ma, per il momento, non è stata trovata alcuna intesa.

Superata la prossima stagione, dal 2021 si aprirà poi un nuovo ciclo. Come spiega la Repubblica, il presidente Dal Pino e l’a.d. De Siervo avevano già preparato le linee guida del prossimo contratto tv e anche il bando d’asta, salvo poi fermarsi con l’emergenza Coronavirus.

Intanto, la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, ha presentato un disegno di legge n.1776, comunicato alla presidenza l’8 aprile scorso, che prevede «modifiche al decreto legislativo 9 gennaio 2008, n.9, in materia di titolarità e commercializzazione dei diritti audiovisi sportivi»: la cosiddetta Legge Melandri.

Il DDL presenta parecchie novità, dalla agevolazione degli editori non proprietari di capacità trasmissiva sino ad una procedura di vendita più snella. Inoltre, su ispirazione della Champions, la senatrice renziana suggerisce l’istituzione quella che considera «una vera e proprio rivoluzione nel mondo del calcio anche a seguito delle ultime vicende legate all’emergenza sanitaria: la trasmissione di un evento in diretta e in chiaro, come prevede il modello attuale del calcio spagnolo».

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«Il valore del calcio – si legge nella proposta – non può essere pregiudicato dal solo fatto che una partita a giornata possa essere trasmessa in chiaro. E’ sufficiente vedere quello che accade alla UEFA Champions League dove la vendita in chiaro a pagamento ha generato, maggiori ricavi. I tempi sono oggi maturi per ripercorrere quella strada anche a livello nazionale».

«La partita – spiega la Sbrollini – è trasmessa certamente anche a pagamento (non si può impedire l’acquisizione di tutti i diritti del campionato da parte di un unico operatore, come accade da anni sul satellite) ma la contemporanea diretta in chiaro avrebbe una funzione fortemente promozionale per l’immagine del calcio nazionale».

Un’operazione di questo tipo andrebbe dunque a modificare l’ecosistema attuale. Una partita in chiaro e in diretta ad ogni giornata potrebbe di sicuro fare gol sia alla Rai che a Mediaset, e potrebbe raccogliere grandi ascolti, basta pensare alla Coppa Italia su Rai 1 e alla Champions su Canale 5.