Le strategie di Mediaset per il futuro: offerta free di tv, digital e radio

Strategie di Mediaset – Superati i Mondiali di Russia con ottimi risultati, Mediaset guarda al futuro della raccolta pubblicitaria. A parlarne è Stefano Sala, consigliere d’ amministrazione Mediaset e alla…

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Strategie di Mediaset – Superati i Mondiali di Russia con ottimi risultati, Mediaset guarda al futuro della raccolta pubblicitaria. A parlarne è Stefano Sala, consigliere d’ amministrazione Mediaset e alla guida della concessionaria Publitalia, in un’intervista al “Sole 24 Ore”. Il Biscione sta cambiando il proprio modo di ragionare, anche in funzione dei nuovi competitor quali media company, telco e ott.

Strategie di Mediaset per il futuro, i risultati raggiunti finora

«È chiara la rilevanza, anche a livello locale, dei players globali. Mi riferisco al peso di Google e Facebook sugli investimenti pubblicitari – spiega Sala –, all’ incidenza di Amazon e Netflix nell’ offerta di contenuti video e all’ ingresso di over the top globali anche nei diritti sportivi. Dazn ne è un esempio». Poi Sala prosegue: «Oggi il modello di business di questi player non è fondato sulla pubblicità tv, ma realisticamente è una opzione che non si può escludere nel futuro. È chiaro, quindi, come serva un nuovo approccio strategico: occorre reinventare il nostro perimetro di attività, con vitalità nelle scelte e velocità di esecuzione. Noi nel 2018 lo abbiamo fatto».

Sala si riferisce soprattutto all’acquisizione dei Mondiali: «Un successo. In primavera abbiamo sviluppato il lancio di due nuovi canali, Focus e 20. Nello stesso periodo è stato concluso l’importante accordo con Sky che, da un lato, allarga al satellite la visione dei nostri canali Premium, serie e cinema, aumentandone gli ascolti e, dall’ altro, permette agli abbonati Sky l’accesso a tutte le nostre reti free: Canale 5 è già visibile, gli altri canali lo saranno a breve». 

Strategie di Mediaset per il futuro, il Biscione punta sullo sport free

Il consigliere parla poi dei piani futuri dell’azienda: «Per essere “a prova di futuro” il nostro gruppo ha fatto precise scelte strategiche concentrandosi sull’ offerta free di tre mezzi: Tv, Digital e Radio. Mezzi che non solo stanno crescendo in un mercato pubblicitario flat ma lo fanno a tassi superiori alla media del segmento. La conseguenza è stata l’uscita dal calcio pay e la focalizzazione sullo sport free».

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Per quanto riguarda il digital «la sfida del futuro è strutturare un’offerta video over the top che generi importanti crescite di volumi e di ricavi». Tuttavia, la Tv resterà un tema centrale: «Siamo convinti che la Tv abbia un grande futuro davanti; in particolare la nuova frontiera è quella della sinergia tra broadcasting & narrowcasting, permessa dalle smart TV connesse che uniscono broadcast e broadband, trasmissione ed interattività, fruizione lineare e on demand. Un nuovo ecosistema che promuove un futuro in Tripla A: All Addressable Adv. Infatti l’uso della tecnologia e dei dati ci consente, già oggi, di proporre campagne adv data driven su Tv connesse, audio streaming e digital».

Strategie che, spiega Sala, influiranno sulla raccolta pubblicitaria: «Nei dati Nielsen settembre 2018-maggio 2019 sconteremo un confronto non omogeneo per l’assenza dei ricavi del calcio pay e del match di Champions in chiaro. E a giugno e luglio 2019 avremo la controcifra del Mondiale 2018».