Calendario UEFA 2021-2024 – Il 2021 potrebbe segnare un punto di svolta nel settore nel settore calcistico a livello europeo, ma i campionati nazionali proveranno a difendere la loro quota di mercato. La “European Leagues”, entità che riunisce i campionati nazionali di tutta Europa, ha approvato un documento in cui pone i limiti di negoziazione con la UEFA per la compilazione del calendario 2021-2024.
La UEFA aumenta del 50% i fondi destinati al calcio femminile
Come riporta “Palco23”, due sono le questioni chiave sulle quali l’associazione non intende fare passi indietro: nessuna rinuncia al fine settimana e non saranno accettati aumenti nel divario tra i proventi derivanti da Champions League ed Europa League.
Calendario UEFA 2021-2024, no alle gare di coppa nel weekend
L’organizzazione ha dato inoltre il proprio benestare alla creazione di un terzo torneo internazionale, da affiancare ai due esistenti. Le leghe più piccole hanno inoltre richiesto una revoca dell’accesso diretto di quattro club alla Champions League per Spagna, Germania, Inghilterra e Italia, proponendo di tornare al modello precedente (tre accessi diretti e un eventuale quarto attraverso i preliminari), senza però trovare consenso.
Al contrario, c’è accordo sul fatto che un minimo di 36 campioni nazionali debbano partecipare alle fasi a gironi dei tornei UEFA per club. Discussione resasi necessaria a causa della significativa differenza di reddito che si sta sviluppando tra i cinque maggiori campionati e il resto d’Europa, oltre che tra i club (a seconda del torneo a cui partecipano). «Il rapporto di distribuzione tra i tre tornei dovrebbe essere ridotto», spiegano, proponendo che i proventi derivanti dalla Champions non siano superiori di oltre 3,5 volte rispetto a quelli dell’Europa League. E che allo stesso tempo i proventi dell’Europa League non superino di 2,5 volte quelli della terza competizione UEFA.
Calendario UEFA 2021-2024, urge ridurre il divario economico tra le competizioni
Per la stagione 2018/2019, i premi Champions saranno 3,8 volte superiori a quelli dell’Europa League: 1,950 miliardi di euro contro 510 milioni. Secondo uno studio condotto della Liga, il divario che potrebbe aprirsi tra i club principali e il resto d’Europa potrebbe arrivare a 150 milioni di euro a stagione rispetto a oggi. Al fine di evitare una situazione di questo genere, è stata dunque proposta all’UEFA la creazione di un nuovo fondo per sostenere i campionati nazionali di paesi piccoli e medi, in modo che questi possano investire in infrastrutture, progetti di sviluppo per i giovani e lotta alla pirateria e alle combine.