Via libera da parte dell’Eca alla terza coppa europea. Nel corso dell’assemblea generale dell’associazione dei club europei, in corso a Spalato, il presidente Andrea Agnelli ha confermato la luce verde al progetto dell’Uefa.
“In attesa dell’approvazione dell’esecutivo Uefa, abbiamo dato il via libera per introdurre una terza competizione europea per club, portando a 96 il numero complessivo di partecipanti, a partire dalla stagione 2021/22”, le parole di Andrea Agnelli. Il piano della federcalcio europea sarebbe quella di ridurre il numero di partecipanti all’Europa League, che passerebbero dalle attuali 48 a 32: la nuova coppa dovrebbe avere quindi sempre 32 partecipanti. Un nuovo torneo che, nei piani del presidente della Uefa Ceferin, porterebbe le federazioni minori ad avere un maggior numero di rappresentanti nelle competizioni continentali.
Il numero 1 dell’Eca ha inotltre sottolineato come sia “necessaria una valutazione dettagliata dell’attuale calendario internazionale prima di presentare un nuovo modello da utilizzare dopo il 2024. Quello di oggi ha assoluto bisogno di una modernizzazione”.
Agnelli ha anche commentato il nuovo regolamento Uefa per quanto riguarda il Fair Play Finanziario. “Questo nuovo regolamento sarà più efficace di quello attualmente in vigore, che ha prodotto comunque risultati sorprendenti, come è stato appena annunciato dall’Uefa”, le parole del presidente dell’Eca.
Il riferimento è ai dati resi noti nei giorni scorsi dalla federcalcio europea, relative ai bilanci di 718 club delle prime divisioni in Europa, che coprono il periodo fino a dicembre 2017. Dati che evidenziano il netto miglioramento nei conti rispetto al passato.
Il FPF funziona: secondo l’Uefa il calcio europeo genera utili
Per la prima volta, spiega l’Uefa, il calcio europeo ha generato utili. “Grazie al Fair Play Finanziario, il calcio europeo è più sano che mai – ha spiegato Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa -. I profitti combinati dei club, pari a € 600 milioni nel 2017, rappresentano un notevole miglioramento rispetto alle perdite combinate di € 1.700 milioni nel 2011, quando sono state introdotte le norme UEFA sul Fair Play. Questo dimostra chiaramente che il Fair Play Finanziario funziona”.