Il Milan (azzerati i debiti) ora valuta l'ipotesi di un nuovo bond

Ci sarebbe anche l’ipotesi di una nuova emissione obbligazionaria tra le strade sul tavolo del cda del Milan per raccogliere parte delle risorse necessarie per finanziare l’operatività del club.

L’ipotesi di…

Scaroni non lascia il Milan

Ci sarebbe anche l’ipotesi di una nuova emissione obbligazionaria tra le strade sul tavolo del cda del Milan per raccogliere parte delle risorse necessarie per finanziare l’operatività del club.

L’ipotesi di procedere con l’emissione di un nuovo bond, dopo il rimborso integrale delle due obbligazioni sottoscritte nel maggio 2017 dal fondo Elliott, è stata discussa dal consiglio di amministrazione della società rossonera nella seduta del 28 settembre 2018, durante il quale è stato anche approvato il bilancio al 30 giugno 2018, chiuso con un rosso a livello consolidato di 126 milioni di euro a fronte di ricavi comprese le plusvalenze di 256 milioni.

L’idea di rivolgersi al mercato dei capitali attraverso un’emissione obbligazionaria non è nuova nel mondo del calcio italiano. Già l’Inter di Erick Thohir negli anni scorsi si era rivolta a Goldman Sachs per strutturare un finanziamento di questo tipo.

Finanziamento poi riscadenziato sotto la gestione Suning sempre attraverso l’emissione di un bond collocato presso investitori istituzionali e quotato alla borsa del Lussemburgo.

Una strada per certi versi simile a quella intrapresa della Roma. Negli anni scorsi la società presieduta da James Pallotta si è infatti rivolta sempre a Goldman Sachs per strutturare un’emissione obbligazionaria garantita dagli incassi futuri di natura commerciale e media.

Milan: Yonghong Li, Fassone e il miraggio dei ricavi dalla Cina

L’appeal sul mercato di un’emissione obbligazionaria da parte del nuovo Milan targato Elliott potrebbe essere superiore a quello riscontrato nei sondaggi effettuati lo scorso anno dall’ex ad Marco Fassone nell’ambito dei tentativi di rifinanziamento del debito del club.

Allora la freddezza del mercato verso l’operazione era legata prevalentemente all’ipotesi di rifinanziamento del debito della holding Rossoneri Sport Investment Luxembourg (fino allo scorso luglio di proprietà di Yonghong Li) mentre c’erano già banche e investitori pronti a sottoscrivere un bond del Milan.

Oggi con Elliott come azionista di maggioranza e con il Milan di fatto senza debiti finanziari in virtù del rimborso anticipato dei due bond, procedere ad un’emissione obbligazionaria potrebbe essere sicuramente più agevole.