Compensi agenti Barcellona – Il Barcellona non è sfuggito all’occhio vigile dell’Agenzia delle Entrate spagnola, per quanto riguarda il rapporto tra club e calciatori. Come riporta “Palco23”, i catalani hanno infatti dovuto versare 30 milioni di euro al Tesoro per mettere fine a un’ispezione fiscale relativa alle stagioni dal 2011 al 2015, con riferimento alla tassazione dei pagamenti ricevuti dagli agenti dei calciatori.
L’impatto è stato di circa 20 milioni di euro sui conti relativi alla stagione 2017-2018, in quanto una parte dell’importo era già stata stanziata in precedenza. Della cifra versata, circa cinque milioni di euro corrispondono agli interessi richiesti dal Tesoro. Il Barcellona ha così versato l’importo dovuto, proponendo però allo stesso tempo ricorso contro il criterio che si applica alla tassazione degli intermediari.
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Compensi agenti Barcellona, il nuovo criterio in vigore dal 2015
Il punto focale della controversia è la retribuzione degli agenti e degli intermediari coinvolti negli acquisti dei giocatori. Tradizionalmente, queste persone o agenzie presentavano una fattura al club in questione per lo svolgimento del loro lavoro, in modo che il pagamento fosse soggetto a IVA. Tuttavia, dal 2015 è stato stabilito un criterio completamente diverso e si è cominciato a considerare che questi pagamenti come parte del compenso del giocatore. In altre parole, invece di tassare tali importi con il 21% di IVA, questi sono stati ritenuti soggetti alla ritenzione dell’IRPEF, che nel caso dei calciatori è del 52% in Catalogna.
La Liga lotta da mesi per un nuovo quadro fiscale relativo al calcio spagnolo, le consenta di competere con gli stipendi della Premier League. Nel suo rapporto economico, la Liga ha segnalato che i propri affiliati hanno pagato più di 1.150 milioni di euro di imposte all’Agenzia delle Entrate.