Nuova fascia da capitano – Gaetano Miccichè, presidente della Lega Serie A, ha parlato al termine dell’assemblea, durante la quale sono stati dibattuti diversi temi. Tra questi, anche quello relativo alla norma sulla medesima fascia da capitano per tutte le squadre di Serie A.
«La fascia da capitano non è un’iniziativa di Micciché e non è un’iniziativa di Lega degli ultimi mesi. La cosa era nata su iniziativa delle squadre nel 2017 per adeguarsi ad alcuni altri comportamenti, come avviene per la Uefa o per alcuni dei principali campionati internazionali», ha spiegato il presidente della Lega Serie A.
Nuova fascia da capitano, eccezione doverosa per il caso Astori
Miccichè riconosce tuttavia la possibilità di fare delle eccezioni, come avverrà nel caso della Fiorentina: «Credo sia giusto che ci sia un’uniformità sulla fascia da capitano, ma è altrettanto doveroso fare eccezioni per un caso come la morte di Astori. Mi auguro sia un caso irripetibile e che non ci troveremo più nella stessa situazione. Mi è parso doveroso fare un’eccezione. La deroga vale per questo campionato, poi verificheremo in futuro. Non c’è stata alcuna perplessità da parte delle società».
Fiorentina, ok alla deroga per l’utilizzo della fascia dedicata ad Astori
Nuova fascia da capitano, Miccichè chiede il rispetto delle regole
Sul tema, Miccichè chiude bacchettando i capitani che si sono detti contrari alla nuova regola: «Il nostro mondo è un’industria, abbiamo un fatturato importante, abbiamo tanti clienti che comprano il nostro prodotto. Abbiamo bisogno di darci delle regole. Non può essere che un capitano, che rappresenta la squadra e la città, non accetti. Non gli stiamo dicendo di stravolgere il proprio comportamento. Gli diciamo solo di mettere qualcosa che non rappresenti qualcosa di personale. Giusta o sbagliata che sia, la regola c’è». E su eventuali sanzioni, spiega: «Parlare di pena mi sembra un’esagerazione, c’è qualcosa a livello economico, ma troverei triste che i capitani, personaggi di riferimento di alcune squadre, non accettassero la decisione. I soldi di eventuali multe credo che vadano in beneficenza».