Diritti Tv Serie A: oggi i pacchetti, tra le paure dei club e le scelte di Mediapro

Manca poco, nella giornata di oggi la Lega calcio affronterà un bivio fondamentale nell’eterna saga dei diritti tv. Il commissario Malagò ha convocato una riunione della commissione che si occupa…

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Manca poco, nella giornata di oggi la Lega calcio affronterà un bivio fondamentale nell’eterna saga dei diritti tv. Il commissario Malagò ha convocato una riunione della commissione che si occupa della materia, dopo la quale, con ogni probabilità, l’intermediario spagnolo varerà i famosi pacchetti.

Bando diritti Tv Serie A, sono due le opzioni in gioco

Come riporta “La Repubblica”, sono due le opzioni in gioco. La prima: una suddivisione “innovativa” per prodotto da dare in esclusiva a chi ha più soldi, un po’ come avviene per la Premier League. La seconda: una suddivisione “tradizionale” per piattaforma, in modo da tutelare tutti i soggetti sul mercato e i loro clienti.

Diritti tv, Mediaset resta interessata alla Serie A: “Valuteremo le offerte di Mediapro”

Nel primo caso, Sky si è detta pronta a «soddisfare le aspettative dei presidenti», che ora sono quelle di Mediapro, ovvero mettere quasi un miliardo di euro sul piatto. Nel secondo caso, Mediapro proporrebbe invece una struttura di bando simile che non incontrerebbe però lo stesso favore da parte dell’emittente satellitare, considerato soprattutto l’accordo rivoluzionario Sky-Mediaset.

Bando diritti Tv Serie A, dubbi sulle intenzioni di Mediapro

Gli spagnoli lo sanno e se dovessero scegliere la seconda ipotesi, lo farebbero per dimostrare che quell’accordo è un’intesa restrittiva del mercato e che l’unica soluzione per valorizzare il calcio soprattutto in futuro sarebbe quella del Canale della Lega. Tema sul quale la Serie A comincia di nuovo a spaccarsi. C’è chi la ritiene la strada migliore e chi la considera impossibile, anche in considerazione del fatto che stando ad alcune interpretazioni legali, servirebbe un voto all’unanimità dei club, impossibile allo stato attuale. Al momento inoltre, Mediapro non ha fornito il miliardo e 200 milioni di euro che si è impegnata a dare come garanzia (ha tempo fino al 26 aprile). E per molti club, questo, è il primo, se non unico, punto da chiarire.