La novità nei gironi della Champions League 2017-2018 sarà il Qarabag FK, squadra di Baku in Azerbaijan, un paese che da anni sta investendo nel calcio e che ora si trova promosso nella massima competizione proprio alla vigilia di una scelta importante.
Lo stadio di nazionale di Baku (che non è quello del Qarabag che gioca le sue partite in due impianti diversi, Azersun Arena da 5.800 spettatori e Tofig Bahramov Stadium da 31.200) è infatti candidato ad ospitare la finale di Champions League della stagione 2018-2019 (quest’anno si gioca invece a Kiev).
Report Azerbaijan, investire nello sport per creare un brand nazionale
Come scritto da Calcioefinanza.it l’Azerbaijan è un paese che negli ultimi anni ha puntato ad investire nello sport per creare un brand nazionale.
E che ora punta al salto di qualità.
Baku ospiterà le partite dell’Europeo del 2020 nel National Stadium. Un impianto da 69,870 posto di categoria Uefa 4.
Non è da escludere che la Federazione inviti il Qarabag a giocare lì le gare del girone di Champions. L’abbinamento con una grande squadra europea è altamente probabile e l’evento, quasi auspicabile, sarebbe un perfetto spot per il paese, lo stadio e l’imminente candidatura ad ospitare la finale 2019.
Lo stesso stadio di Baku, infatti, è in corsa con il Wanda Metropolitano di Madrid in quella che sarà la prima finale assegnata attraverso un sistema di candidatura spontanea. Proprio come accade per i grandi eventi sportivi internazionali.
La scelta è imminente: l’Uefa deciderà il 21 settembre prossimo.
Comunque vada sarà un successo per gli azeri: se fosse Madrid la città prescelta si giocherebbe nello stadio dell’Atletico, club legato dal punto di vista finanziario e delle sponsorizzazini allo stesso Azerbaijan.
Nel 2013 infatti l’ente statale del turismo ha firmato con l’Atletico Madrid (poi rinnovato) un contratto di sponsorizzazione per 12 milioni di euro a stagione.
Un accordo che ha portato i Colchoneros in trasferta a Baku e che ha visto uno stage degli uomini di Simeone che si sono allenati con i giovani talenti azeri.