Utile semestrale per la Lazio, ma l'affaire Zarate pesa sui conti di Lotito

La Lazio archivia i primi sei mesi della stagione 2016-2017 con un utile netto di 9,50 milioni, contro un rosso di 5,2 milioni al 31 dicembre 2015, e conferma le…

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La Lazio archivia i primi sei mesi della stagione 2016-2017 con un utile netto di 9,50 milioni, contro un rosso di 5,2 milioni al 31 dicembre 2015, e conferma le previsioni “positive” sull’anno. Nella prima parte dell’esercizio, il fatturato consolidato del club si attesta a 43,08 milioni di euro, in calo rispetto al stesso periodo della stagione precedente a causa dei mancati introiti UEFA, proprio come i costi operativi che si attestano a 38,91 milioni di euro e certificano un risparmio di oltre 3 milioni amputabile anche qui, tra le altre cose, alla mancata partecipazione all’Europa League (con relative trasferte). Una novità dei conti biancocelesti è nel fondo svalutazioni: pesa per 4 milioni di euro l’azzeramento del valore a bilancio di Mauro Zarate che da solo incide per il 7,5% sul totale dei costi del semestre biancoceleste.

Bilancio semestrale della Lazio 2016-2017, fatturato e gestione calciatori

Come spiega la società presentando i conti, la voce più imponente del fatturato semestrale è rappresentata as usual dalla cessione dei diritti televisivi che hanno assicurato a Lotito un incasso di 32,64 milioni di euro. I ricavi da gare si attestano a 3,37 milioni, in calo dell’11% rispetto alla stagione precedente soprattutto a causa del crollo negli abbonamenti: da un incasso di 1,3 milioni il club si è dovuto accontentare di miseri 800mila euro raccolti dai ticket stagionali. Sponsorizzazioni, pubblicità e royalties, invece, valgono 5,77 milioni di euro, in aumento di 650mila euro in 12 mesi.

Dalla gestione del parco giocatori la Lazio ha incassato nel primo semestre dell’anno 22.687,06, con plusvalenze superiori a 22,3 milioni di euro. Ce lo si aspettava, del resto: la società di Lotito in estate ha venduto uno dei suoi ex giocatori più rappresentativi, Antonio Candreva. L’Inter per portarselo a casa ha speso 22milioni e la plusvalenza per la Lazio è stata di 18,9 milioni di euro; a questi bisogna aggiungere i 3,4mln di plusvalenza registrati per la cessione di Onazy al Trabzonspor.

Di pari passo con le entrate dalla gestione del parco calciatori sono aumentate le uscite. Anche qui, roba nota: i biancocelesti si sono assicurati le prestazioni di Immobile, Wallace, Lukaku, Luis Alberto e Leitner per una spesa complessiva di 31,9 milioni di euro. 

 

Bilancio semestrale della Lazio 2016-2017, l’affaire Zarate 

La mesta conclusione della vicenda legale incominciata nel 2013 tra i biancocelesti e Zarate costa alla Lazio 4 milioni di euro nei conti. A ricostruire tutta la storia è lo stesso club quando spiega i motivi del perché ha dovuto portare a zero il valore del calciatore argentino: “In data 26 gennaio 2017 – spiegano da Formello – il Tribunale Federale Svizzero ha rigettato il ricorso della S.S. Lazio S.p.A. contro la decisione del 7 ottobre del T.A.S., pertanto la società ha provveduto a svalutare il valore residuo del diritto del giocatore”.

Come detto, la storia incomincia il primo luglio 2013 quando Zarate decide di risolvere unilateralmente il contratto
con la Lazio per poi accasarsi al Velez Sarsfield. La società di Lotito, per niente contenta, sceglie di opporsi al trasferimento, chiedendo in cambio un risarcimento. “In data 2 luglio 2015 – scrive il club – la F.I.F.A. ha riconosciuto le ragioni della S.S. Lazio S.p.A. condannando il giocatore Zarate ed in solido il club al pagamento di Euro 5,26 milioni più interessi”.

Ma poi le cose sono cambiate e il Tribunale arbitrale dello sport il 7 ottobre ha messo nero su bianco “che nulla deve essere riconosciuto” alla Lazio, sia dal calciatore che dal Velez. Così a Claudio Lotito non è restato altro da fare che appellarsi al Tribunale federale svizzero che però ha rigettato il ricorso e ha confermato la scelta del Tas, sancendo la cara sconfitta legale per la Lazio.