Super League cinese, inizia il campionato più ricco tra i meno belli al mondo

Nel fine settimana inizia la Super League Cinese, che oggi il Corriere della Sera definisce il “campionato più ricco tra i meno belli al mondo”. E aggiunge beffardo in coda…

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Nel fine settimana inizia la Super League Cinese, che oggi il Corriere della Sera definisce il “campionato più ricco tra i meno belli al mondo”. E aggiunge beffardo in coda al pezzo: “I cinesi giocano male ma lo fanno da una dozzina di secoli almeno. Sostengono di averlo inventato loro, lo ziqiu-football, ed era molto popolare durante la dinastia Song, tra il 960 e il 1299 dopo Cristo. Da allora, una certa crisi di talenti”.

Secondo gli ultimi conti i 16 club della massima divisione della Repubblica popolare hanno speso 388 milioni di euro nella finestra di mercato gennaio-febbraio, superando la Premier inglese ferma a 259. Un arrivo che i grandi club europei hanno comunque visto di buon occhio, come scriveva CF – calcioefinanza.it: il mercato cinese è diventato una nuova risorsa, destinazione di molti giocatori difficilmente valorizzabili in altro modo.

Ma perché spendono tanto? Si chiede Guido Santevecchi, corrispondente del Corriere da Pechino. Perché la passione calcistica è anche politica e business, due parole che vanno insieme nella seconda potenza economica del mondo dispersa oltre l’80° posto nel ranking Fifa.

E c’è il fondato sospetto che la Cina abbia deciso scientificamente di sopravvalutare i calciatori per mettere fuori gioco gli avversari occidentali su due fronti. Anzitutto divide e indebolisce i club europei e sudamericani sfruttandone la brama di denaro e costringendoli al rialzo. E poi si crea il Brand China e si accresce il soft power politico di Pechino.

La prova è proprio il fatto che il Corriere e tutta la stampa internazionale spendono tempo per presentare la partenza del campionato cinese, per la prima volta. Non solo, Fox Sports si è aggiudicata i diritti di trasmissione del campionato per l’Italia.

Nel frattempo il Beijing Guoan, deludente squadra della capitale, è stato acquistato da un gruppo immobiliare per 800 milioni.

Una montagna di investimenti che farà bene anche al Pil. Anche se nel frattempo è stato introdotto una sorta di fair play finanziario tra i club.

Suning con l’Inter e la sua squadra di Nanchino pianifica una rete globale: club, stadi, tv, marketing. C’è un problema: da questa stagione potranno essere schierati non più di tre stranieri a gara, gli altri in tribuna.

Favorito è il Guangzhou Evergrande Taobao che fu di Lippi e ora è di Scolari. Ma secondo la Xinhua «è il campionato più aperto della storia»: occhio anche al Suning, al Tianjin di Cannavaro e alle due di Shanghai.