Non bastassero le distanze e le divisioni tra Claudio Lotito e i tifosi della Lazio, all’indomani dell’ok allo stadio della Roma, si apre un nuovo capitolo di disaccordo tra la base e il vertice della società.
Claudio Lotito non vuole che il Flaminio diventi lo stadio della Lazio. I tifosi invece aprono una petizione per dire sì. Ne scrive oggi il quotidiano La Repubblica.
Nell’incontro tra Lotito e la giunta Raggi, ancora da fissare ma che potrebbe già andare in scena nelle prossime settimane, il numero uno della Lazio tornerà alla carica con i terreni lungo la via Tiberina.
«Ho visto con interesse le ultime petizioni – dichiara l’assessore allo sport, Daniele Frongia, a Roma Radio Capitale – tra cui quella dei tifosi che chiedono al presidente una valutazione dell’impatto che avrebbe l’utilizzo del Flaminio da parte della Lazio, ma è un po’ prematuro parlarne».
La petizione esiste ed è stata lanciata online sul portale Change. org: “Il Flaminio come stadio della S.S. Lazio”, il nome programmatico dell’iniziativa che in quattro giorni ha già raccolto più di 3.500 sostenitori (al momento in cui scriviamo sono a quota 3.711 e si avviano velocemente verso i 4.000). Dietro a ogni petizione, c’è sempre un promotore: in questo caso si chiama Andrea Severini. Proprio lui, l’ex marito di Virginia Raggi.
Regista radiofonico e attivista del Movimento 5 Stelle nel municipio XIV, è di dichiarata fede laziale. Per lanciare la petizione, ha trasformato l’hashtag giallorosso #FamoSto-Stadio nel più romantico slogan #AmoStoStadio.
“Il momento propizio è adesso. Ora o mai più. Lotito dovrebbe capire che uno stadio al centro di Roma, funzionale e a impatto zero, raggiungibile con la metro, potenziando i mezzi pubblici e riqualificando il quartiere in stato di abbandono, sarebbe il fiore all’occhiello della squadra più antica della Capitale e sarebbe invidiato da tutti, anche dai cugini giallorossi che saranno “spostati” non proprio nel cuore della città”.