Inter, da Suning prestito da 180 mln al 7,7%: rimborsati 131 mln di debiti verso Thohir

Debito Inter – L’operazione attraverso cui Suning Commerce Group ha preso il controllo dell’Inter sta avendo importanti effetti sulla struttura dell’indebitamento dell’Inter.

Secondo quanto riportato nel bilancio consolidato della società nerazzurra…

Thohir azienda Borsa

Debito Inter – L’operazione attraverso cui Suning Commerce Group ha preso il controllo dell’Inter sta avendo importanti effetti sulla struttura dell’indebitamento dell’Inter.

Secondo quanto riportato nel bilancio consolidato della società nerazzurra al 30 giugno 2016, una fetta consistente delle risorse immesse dal gruppo cinese nelle casse dell’Inter sono servite a rimborsare il debito in essere verso il presidente indonesiano. Debito che prima dell’arrivo di Suning era arrivato a toccare la cifra di 131,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 108 milioni di euro del 30 giugno 2015.

Le risorse necessarie a rimborsare Thohir, che negli anni scorsi aveva finanziato il club a tassi compresi tra l’8% e il 9,5%, sono entrate nelle casse dell’Inter in due modi: 1) l’aumento di capitale da 140 milioni di euro sottoscritto da Suning lo scorso 29 giugno; 2) un prestito soci in due tranche effettuato sempre dall’azionista di maggioranza cinese a cavallo tra giugno e i mesi successivi per complessivi 180 milioni di euro.

In totale, al netto di quanto pagato direttamente a Thohir per acquistare il 46,69% del club post aumento di capitale (circa 128 milioni di euro), Suning ha sborsato altri 320 milioni, finiti direttamente nelle casse dell’Inter: 140 milioni per acquistare il 21,86% in aumento di capitale, 40 milioni come prima tranche del prestito soci e altri 140 milioni come seconda tranche del prestito soci.

Debito Inter, rimborsati 131,6 milioni a Thohir

Questi 320 milioni, sempre secondo quanto riportato nel bilancio consolidato al 30 giugno 2016, sono stati spesi per rimborsare il debito verso Thohir (131,6 milioni di euro), rimborsare altre posizioni debitorie su contratti di factoring per 9,6 milioni ( gli incassi da stadio che l’Inter si era fatta anticipare la scorsa stagione), per sostenere la campagna acquisti della scorsa estate che ha portato in nerazzurro Joao Mario, Gabigol, Candreva e Ansaldi e per fare fronte alle spese correnti.

Anche il nuovo azionista di maggioranza dell’Inter, come fatto da Thohir, non disdegna di chiedere interessi alla controllata a fronte del prestito soci erogato. Il finanziamento d 180 milioni, si legge nel bilancio, matura interessi del 7,7% e prevedono la liquidazione degli interessi maturati il 31 dicembre di ogni esercizio “relativamente alla prima tranche di finanziamento per complessivi 100 milioni e un rimborso unico entro il 28 giugno 2019 per le rimanenti tranche di 80 milioni”.

Debito Inter, nuovo prestito da 300 mln per chiudere l’operazione con Goldman Sachs

“Dal punto di vista finanziario”, si legge ancora nel bilancio consolidato, “l’ingresso del nuovo azionista di maggioranza ha permesso al gruppo di ottenere risorse aggiuntive per sostenere la gestione finanziaria nel breve termine”.

“Inoltre”, aggiungono gli amministratori del club nella relazione sulla gestione, “risultano in essere trattative in fase avanzata con un istituto di credito per la stipula di un nuovo contratto di finanziamento per complessivi 300 milioni di euro i cui flussi finanziaria saranno utilizzati in parte per rifinanziare il debito esistente nei confronti di Goldman Sachs (sceso a 208 milioni al 30 giugno 2016) e in parte per finanziare la gestione operativa e il circolante”.