Agnelli spinge la Juve: "Siamo l'ultimo vagone di prima classe, ma vogliamo vincere tutto"

Una Juventus che siede “nell’ultimo vagone di prima classe” archivia la stagione del quinto scudetto consecutivo con record off the field: primato storico per il fatturato societario, che si attesta a 388 milioni…

Sami Khedira, Gonzalo Higuain e Paulo Dybala festeggiano una vittoria della Juventus (Insidefoto)

Una Juventus che siede “nell’ultimo vagone di prima classe” archivia la stagione del quinto scudetto consecutivo con record off the field: primato storico per il fatturato societario, che si attesta a 388 milioni di euro, e utile in crescita a 4,1mln che consente alla società di “ambire a vincere tutto”. Andrea Agnelli, presidente del club, saluta gli azionisti allo Juventus Stadium – Exor 63,766% del capitale sociale, Lindsell Train al 10,10% più i piccoli soci – togliendo ogni alibi alla squadra che deve puntare a trionfare in Italia e in Europa; ma ricorda agli azionisti che il club naviga “nella terra di mezzo” che divide i top club del Vecchio Continente – cioè gli otto che fatturano più di 400 milioni di euro e le 10 società che vanno sotto i 200 milioni di ricavi all’anno.

Il percorso della Juventus, ricorda il numero uno del club nella sua relazione da 36 minuti, non è stato affatto banale: si è passati da un risultato d’esercizio di -95 milioni di euro (nella stagione 2010-2011) all’utile di 4,1mln che sarà approvato oggi dall’assemblea degli azionisti, con i ricavi che nel primo anno di gestione Andrea Agnelli erano fermi a 172 milioni di euro. “Una crescita significativa – la definisce il presidente – che ci consente di ambire a vincere tutte le competizioni” e di avere “una rosa di prim’ordine”.

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Un risultato economico-finanziario ottenuto grazie ad una “struttura solida” che consente alla società di alzare stagione dopo stagione l’asticella dei ricavi. Diritti televisivi e sponsorizzazioni, ma non solo perché un’incidenza la hanno l’esplorazione di mercati “strategici” come gli USA e la Cina. “Le sfide del domani –  spiega Agnelli – sono di continuare a vincere ed eccellere in Italia e in Europa, tenendo ben presente i nostri benchmark che sono i club della Premier League, della Liga spagnola e della Bundesliga tedesca“.

È proprio il confronto con quei club che hanno “una regione alle spalle che investe” a spingere Agnelli a ri-chiedere sostegno alle grandi società italiane: Eni e Enel – sottolinea ancora una volta il numero uno dei bianconeri – neanche investono nel calcio”, quando invece, ragiona, club come il Bayer Monaco possono contare sulle sponsorship e investimenti diretti delle aziende della Baviera.

E allora chi è in Serie A e ambisce a primeggiare anche su club che possono contare su un tessuto economico diverso e più favorevole rispetto a quello italiano deve ingegnarsi: nel 2017 – annuncia Agnelli – la Juventus farà un tour estivo in America, dopo aver esplorato la Cina l’estate scorsa. Lì la Juventus ha “operato in maniera costante” riuscendo a chiudere accordi digital che potranno ampliare gli incassi da merchandising che avranno effetti nei conti del prossimo anno, sottolinea Agnelli. Intanto, dal prossimo primo luglio per far vivere lo Juventus Stadium sette giorni su sette, la sede del club e il campo di allenamento della squadra saranno spostati al JVillage, struttura che sta nascendo al fianco del campo bianconero.

“Falso il bilancio? Juventus assolta come responsabilità civile”

Il numero uno del club nel corso dell’Assemblea ha anche risposto ad un azionista che gli chiedeva se davvero il club potesse incorrere nell’accusa di falso in bilancio per mancati accantonamenti legati a vicende giudiziarie, come paventato da un quotidiano nelle ultime settimane. “Per appostare un accantonamento in bilancio a fronte di una controversia in corso – spiega Agnelli – è necessario che il cda valuti la probabilità della soccombenza e quindi che eventualmente possa insorgere una passività. In questo momento la società non ha alcuna evidenza che questo sia probabile“.

Scendendo nel dettaglio, il numero uno del club dice che “a oggi, e allo stato delle cause, in considerazione tra l’altro dei vari rinvii, non è possibile procedere con una previsione della quantificazione del rischio potenziale, non potendo prevedere e quantificare effetti negativi a carico della società, principalmente in considerazione dello stato dei due procedimenti; della circostanza che le parti attrici non hanno fornito argomenti né elementi di prova tali da giustificare la responsabilità della Juventus e le conseguenti richieste risarcitoria. La Juventus citata quale responsabile civile nel processo che si è celebrato a Napoli è stata assolta, dichiarata non responsabile rispetto agli addebiti mossi all’imputato”, conclude Agnelli.