Sconcerti in Rai, i giornalisti Usigrai all'attacco: "Siamo al teatro dell'assurdo"

Il sindacato dei giornalisti Rai reagisce alla notizia del possibile approdo di Mario Sconcerti alla tv pubblica.

L’indiscrezione, infatti, dello sbarco in Rai della firma del Corriere della Sera, storico…

La Juventus festeggia il suo ultimo scudetto (Insidefoto)

Il sindacato dei giornalisti Rai reagisce alla notizia del possibile approdo di Mario Sconcerti alla tv pubblica.

L’indiscrezione, infatti, dello sbarco in Rai della firma del Corriere della Sera, storico volto di Sky Sport, non ha trovato l’appoggio dell’Usigrai. Che ha reagito con un comunicato, firmato proprio dall’Esecutivo Usigrai: «Nella audizione in Vigilanza di oggi, la Rai smentisca l’ennesimo arrivo dall’esterno. Se fosse confermata l’assunzione di Mario Sconcerti saremmo al teatro dell’assurdo – si legge nella nota -. Ancora una volta la grande innovazione sarebbe assumere un esterno. La contemporaneità sarebbe assumere un pensionato. La svolta riformatrice sarebbe pagarlo 200mila euro. Tutto questo mentre la Rai è sotto attacco proprio per stipendi, esterni e trasparenza», conclude il comunicato.

Al centro della vicenda, quindi, l’assunzione di Sconcerti e soprattutto il suo stipendio. Il giornalista, secondo le notizie rilanciate nelle ultime ore, dovrebbe per partecipare a vari programmi sportivi, dalla Domenica Sportiva a Novantesimo Minuto, oltre ai programmi collegati con le partite della Nazionale italiana. In sostanza, quindi, un ruolo di punta, visto che parteciperebbe alle più seguite trasmissioni sportive della rete pubblica.

Come riporta il Giornale, quello di Sconcerti sarebbe solo l’ultima delle assunzioni di esterni in Rai: da inizio dell’anno sono arrivati alla tv nazionale venti dirigenti esterni, tra i quali anche un altro volto noto di Sky come Gianluca Semprini, da SkyTg24. Lo stipendio di Sconcerti dovrebbe aggirarsi intorno ai 200mila euro, e si andrebbe ad aggiungere alla corposa redazione di RaiSport. Redazione guidata da un altro arrivo esterno, Gabriele Romagnoli (ex Vanity Fair, stipendio da 230mila euro per il 2016, più premi fino al 13% dello stipendio annuale) e che comprende già cinque vicedirettori, compreso Alessandro Zucca (239mila euro annui).

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