Bari Giancaspro nuovo proprietario – Gianluca Paparesta non ce l’ha fatta a trovare le risorse per sottoscrivere l’aumento di capitale da 7,5 milioni di euro della Fc Bari 1908 e dice addio alla squadra di calcio del capoluogo pugliese. La società passa nelle mani dell’ex socio di minoranza, Cosmo Giancaspro: l’imprenditore di Molfetta deteneva il 5% delle azioni, ha sottoscritto l’aumento di capitale per la sua quota e ha rilevato l’inoptato di Paparesta (il restante 95% dello share). Oggi pomeriggio ci sarà l’assemblea dei soci: le deleghe passeranno a Giancaspro e Paparesta si dimetterà dalla presidenza del club.
Si conclude dopo due anni l’avventura alla guida del Bari dell’ex internazionale che aveva conquistato il club all’asta fallimentare con un colpo di teatro, dopo aver trovato le risorse economiche all’ultimo minuto. Sperava di ripetere la sua performance e anche per questo chi gli è molto vicino fino a ieri diceva: “Con Gianluca non si può mai sapere”. È andata diversamente: sparito nel nulla Datò Noordin Ahmad, ieri Paparesta ha lavorato da Milano per trovare i fondi che gli avrebbero garantito un futuro a presidente. Fino alle 22.30 (il termine scadeva alle 24) si sentiva in corsa, poi gli ultimi contatti si sono defilati.
Come si è arrivati al cambio al vertice? L’8 aprile scorso Paparesta ha firmato un preliminare di vendita del 50% delle sue quote con il malese Noordin che avrebbe dovuto versare una sorta di caparra entro fine maggio per poi chiudere il deal. Noordin, accompagnato dall’advisor Grazia Iannarelli, è stato presentato con tutti gli onori pochi giorni dopo, promettendo un futuro radioso per la squadra e per la città. Sembrava una vera svolta per Bari, ma con il passare delle settimane il mancato versamento dell’anticipo e i profondi silenzi sul passato del tycoon asiatico avevano fatto nascere i primi dubbi sulle sue reali capacità.
Paparesta, invece, sostengono i suoi, sembra non aver avuto mai dubbi, fino allo scorso week-end. Giovedì sera ci sarebbe stata una telefonata chiarificatrice sull’asse Bari-Kuala Lumpur durante la quale sarebbero state confermate le buone intenzioni di rilevare il Bari. Solo lunedì, a 24 ore dalla scadenza, l’advisor Iannarelli ha rilasciato due interviste in Puglia nella quali, da un lato, dava la colpa dei ritardi agli attriti tra soci, ma, dall’altro, definiva la trattativa “ancora in vita”.
Per tutti questi motivi è stato proprio Paparesta il 6 giugno scorso a proporre all’assemblea del Bari l’aumento di capitale da 7,5 milioni: colui che diventerà l’ex presidente era “sinceramente convinto” che sarebbe andato tutto in suo favore, “altrimenti avrebbe proposto qualcosa di diverso”, è stato rilevato. In realtà la storia è andata esattamente all’opposto: l’unico ad aver avuto le risorse per sottoscrivere l’aumento di capitale è stato Giancaspro che era entrato in punta di piedi nel Bari a dicembre, con il 5%. Oggi, attraverso la sua Kreare Impresa, ne diventerà il numero uno, ma già si rincorrono in Puglia voci su possibili partner societari.