Rcs Wanda Group Cairo – Il colosso cinese dei media e del real estate Wanda Group, cui fa capo tra l’altro il controllo di Infront e il 20% dell’Atletico Madrid, potrebbe affiancare Urbano Cairo nel tentativo di prendere il controllo di Rcs Media Group, la casa editrice del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, ma anche degli spagnoli El Mundo e Marca.
Non è la prima volta che il nome del colosso cinese presieduto da Wang Jianlin viene associato a quello di Rcs, ma oggi il Messaggero rilancia questa possibilità indicando in Intesa Sanpaolo e nella controllata Banca Imi (advisor di Cairo) il regista del possibile asse tra Wanda Group e il presidente del Torino.
Quest’ultimo ha lanciato un’offerta pubblica di scambio sulla casa editrice di Via Rizzoli (0,12 azioni Cairo Communication per ogni titolo Rcs). Offerta che è partita lunedì e che è concorrente a quella promossa dal fondo Investindustrial di Andrea Bonomi assieme ad alcuni soci storici di Rcs (Mediobanca, Diego Della Valle, UnipolSai e Pirelli), che mette sul piatto denaro contante e valorizza maggiormente il gruppo editoriale.
Cairo ha tempo fino a venerdì 17 giugno per effettuare un rilancio, offrendo così condizioni migliori rispetto a quelle di Bonomi e dei suoi soci. In questo senso un asse con Wanda Group potrebbe risultare importante per trovare le risorse finanziare (e in prospettiva industriali) per un miglioramento dell’offerta.
Ai valori correnti del titolo di Via Rizzoli, infatti, l’offerta di Cairo valorizza Rcs 0,49 euro, molto meno dell’opa della cordata formata da Bonomi e dai suoi soci. L’opa sul 100% (valida se raccogliesse il 30% da aggiungere al 22,6% già apportato da Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai) è stata lanciata in contanti a 0,70 euro mentre ieri i titoli hanno ripiegato a 0,73 euro.
Cairo perde Crozza, il comico passa a Discovery
Ma se il possibile arrivo del partner cinese è ancora tutto da verificare, è invece certo l’addio di Maurizio Crozza a La7. Il comico ligure, stella della tv di Cairo, passerà infatti al gruppo Discovery
Un blitz in piena regola, quello del broadcaster Usa cui fa capo Canale Nove sul digitale terrestre, e proprietario tra l’altro della piattaforma paneuropea Eurosport, visto che sull’artista da tempo aveva messo gli occhi il dg della Rai Antonio Campo Dall’Orto (ma la trattativa si è arenata senza un reale motivo di natura industriale).
Crozza, a partire dal gennaio 2017, sarà la nuova star del Canale Nove (share giornaliero dello 0,89%) di cui Discovery, come annunciato ieri durante la presentazione dei nuovi palinsesti vuole consolidare l’aumento degli ascolti e la raccolta pubblicitaria (225,4 milioni a fine 2015, +21,7% e 75,85 milioni a fine aprile, +18,7%).
Top secret è il cachet che il gruppo Usa offrirà a Crozza, al quale Cairo garantiva oltre 5 milioni su base triennale. Si vocifera di un cifra di 3-3,5 milioni all’anno. Ma va detto che lo show su La7 presentava un saldo negativo di alcuni milioni nel conto economico dell’emittente.