Movimenti in casa Infront, al fianco di Wanda spunta Ledman (sempre cinese)

Chi sono i soci di Infront – Movimenti in casa Infront. Parte delle quote della società svizzera di marketing sportivo, attiva in tutto il mondo e con una spiccata passione per…

Finale Champons league Milano aspetti economici

Chi sono i soci di Infront – Movimenti in casa Infront. Parte delle quote della società svizzera di marketing sportivo, attiva in tutto il mondo e con una spiccata passione per il calcio, passeranno sotto il controllo della Ledman Optoelectronic, società cinese che produce i pannelli per le pubblicità a bordo campo e, tra le altre cose, sponsorizza la Serie B portoghese. L’azionista di maggioranza della Ledman è Mantie Li e la società ha annunciato a metà aprile un accordo per il trasferimento del 100% delle azioni della Shenzhen Mantie Xingsheng Investment nel suo portafoglio. La Xingsheng, holding dello stesso mr. Li e di sua moglie Qilin Zhang, nell’estate scorsa ha rastrellato attraverso una società controllata (la Mantie International Hong Kong Co., Ltd.) una parte della azioni di Infront, insieme ad un gruppetto di altre aziende made in China. Wanda Group, nel 2015, aveva acquistato Infront spendendo poco più di un miliardo di euro.

Prendendo le redini della Xingsheng Investment, la Ledman rileverà direttamente la quota del 3,5% di Infront e aumenterà la sua capacità di influenzare il mondo del calcio, soprattutto dopo che la stessa Ledman lo scorso gennaio ha investito fior di yuan nella sponsorizzazione della Serie B portoghese. Ledman, spiega una nota della società del 22 aprile 2016, ha scelto di prendere direttamente il controllo delle azioni di Infront che erano in mano a mr. Li per il “buon momento” che vive lo sport (e il calcio) in Cina; paese che ospiterà i giochi olimpici invernali del 2022 e che punta, nel prossimi 15 anni, ad organizzare un’edizione della Coppa del Mondo.

Per guardare nel complesso l’azionariato di Infront made in China bisogna tornare ad un anno fa e provare a farsi largo tra la nebbia. A febbraio Wanda Group ha dato il via all’operazione per acquisire le quote della società svizzera in mano al fondo di private equity Bridgepoint: valore 1,05 miliardi di euro. Nel corso del mese di luglio altri investitori cinesi hanno affiancato Wanda che è rimasta l’azionista di maggioranza con il 70% dello share. Mr. Li ha speso 25 milioni di euro per comprare il suo pacchetto di azioni e adesso fa parte di una sorta di consorzio – come spiega la Ledman sul suo sito – che riunisce Wanda Corporation, IDG Capital Partners, Shanghai Oriental Peral (Group) e China Media Capital. Oriental Peral e CMC detengono insieme, secondo ricostruzioni di stampa, il 5% delle azioni conquistate con un investimento di 16 milioni di euro a testa.

La società è al 70% di Wanda, insomma, e al 30% di una cordata di imprenditori cinesi che hanno sostenuto economicamente il patron Wang Jianlin dopo la chiusura del deal con Bridgepoint. La solida quota di maggioranza – e i presumibili rapporti ben saldi con i soci – non ha fermato il processo di rafforzamento di Wanda nel panorama sportivo: a novembre è stata annunciata l’imminente nascita della Wanda Sports Holding Co. Ltd. che accorperà la futura vecchia Infront e la  World Triathlon Corporation (questa al 100% di Wanda). Il disegno degli imprenditori cinesi, che possono contare spesso su quote statali nelle loro società, è di puntare sul calcio (e più in generale sullo sport) in quanto asset indispensabile per sostenere la crescita economica e politica di Pechino.